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Stellantis, la Gigafactory in Italia sorgerà a Termoli: il nuovo piano di elettrificazione

A Termoli sorgerà una fabbrica per la costruzione delle batterie.

Stellantis, la Gigafactory in Italia sorgerà a Termoli: il nuovo piano di elettrificazione
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 lug 2021

Nessuno si attendeva che durante l'evento EV Day di Stellantis il CEO Carlos Tavares annunciasse qualcosa per quanto riguarda il progetto della Gigafactory in Italia visto che le trattative sembravano ancora in corso. Invece, proprio all'inizio dell'evento, Tavares ha comunicato che è stato trovato un accordo con il Governo italiano per la fabbrica dedicata alla batterie per le auto elettriche che sarà realizzata a Termoli. Adesso che il progetto è stato ufficializzato sicuramente presto se ne saprà molto di più.

Durante l'EV Day non si è parlato solo di questo, ma anche della strategia di elettrificazione del nuovo Gruppo. Una parte importante di questa strategia riguarderà, ovviamente, la costruzione di 5 Gigafactory che permetteranno di disporre di un'adeguata fornitura di batterie. Vediamo tutti i principali dettagli.

30 MILIARDI DI EURO ENTRO IL 2025

Il cliente è sempre la massima priorità di Stellantis e il nostro impegno, con questo piano di investimento da oltre 30 miliardi di euro, è di offrire veicoli iconici con caratteristiche di prestazioni, funzionalità, stile, comfort e autonomia elettrica capaci di integrarsi perfettamente nella vita di ogni giorno. La strategia che oggi abbiamo definito assegna la giusta quota di investimenti alle tecnologie necessarie per arrivare sul mercato al momento giusto, facendo sì che Stellantis possa rafforzare la libertà di movimento nel modo più efficiente, economico e sostenibile.

Dunque, il Gruppo intende investire 30 miliardi di euro entro il 2025 nell’elettrificazione e nel software. Stellantis punta a diventare uno dei leader del mercato dei veicoli a basse emissioni (LEV). L’obiettivo è che i LEV arrivino a rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% di quelle negli Stati Uniti entro il 2030.

L’azienda prevede di assicurarsi oltre 130 GWh di capacità di produzione di celle entro il 2025 e oltre 260 GWh (90 GWh in America e 170 GWh in Europa) entro il 2030 attraverso le sue 5 Gigafactory (3 già annunciate).

Stellantis ha firmato un Memorandum d’Intesa (MOU) con due partner attivi nell'estrazione di litio geotermico dalle brine in Nord America e in Europa per assicurarsi un approvvigionamento sostenibile di litio.

Il Gruppo lavorerà per abbassare il costo dei pacchi batteria di oltre il 40% entro il 2024 e di un ulteriore 20% o più entro il 2030. Grazie alla riduzione dei costi in diversi settori, il Gruppo si aspetta che il costo totale di proprietà delle elettriche sia equivalente a quello dei veicoli con motore a combustione interna entro il 2026.

DAL 2024 ALFA ROMEO DIVENTA ALFA E-ROMEO

Durante l'evento si è parlato anche del futuro dei marchi che è legato strettamente all'elettrificazione. Ci sono stati diversi annunci molto interessanti. Partiamo da Opel che dal 2028 offrirà una gamma di vetture in Europa totalmente elettrica. Inoltre, entro la metà del decennio lancerà l'inedita Manta E.

Anche Dodge abbraccia l'elettrico e punta a realizzare muscle car elettriche che mantengano il DNA tipico del marchio americano. La prima vettura a batteria arriverà nel 2024. C'è poi Peugeot che punta al 2025 ad offrire una gamma di auto in Europa completamente elettrificata. La trasformazione riguarderà ovviamente anche RAM. Nel 2024 arriverà il primo modello elettrico. Si è passati poi a parlare di Fiat. In realtà in questo caso non ci sono grandi sorprese visto che già sapevamo che dal 2030 diventerà un marchio solo elettrico. E non manca nemmeno un breve filmato sulla Centoventi che viene descritta come un esempio di un'elettrica accessibile (dovrebbe arrivare entro il 2024). Sempre nel 2024 Abarth diventerà un marchio solo elettrico.

Per quanto riguarda il marchio Jeep, entro il 2025 ci saranno modelli elettrici in ogni segmento, anche in quello della Wagoneer. Nel breve filmato dedicato alla Jeep è stata annunciata anche la nuova Grand Cherokee 4xe. Non sono state fornite informazioni su tutti i marchi ma appare chiaro che la strada è segnata per ognuno di loro.

Stellantis evidenzia che dal 2024 Alfa Romeo "diventerà" Alfa e-Romeo. Un "cambio di nome", uno slogan in realtà, che ha fatto discutere molto i sostenitori di questo marchio ma che riflette perfettamente la nuova strategia del Gruppo automobilistico. Il nome utilizzato è infatti un riferimento al fatto che nel 2024 debutterà il primo modello a batteria del marchio italiano che, come noto, sarà un B-SUV.

Non ci sarà conunque, alcun cambio di nome vero e proprio come é stato poi sottolineato da Stellantis a Quattroruote. Si è trattata solo di una scelta funzionale per evidenziare il cambio del marchio verso l'era dell'elettrificazione. Una scelta che sicuramente ha avuto un grande impatto tra i fan di Alfa.

4 PIATTAFORME

Questa rivoluzione nel segno dell'elettrico si potrà attuare solamente grazie alle nuove 4 piattaforme che Stellantis ha progettato e che utilizzeranno batteria con capacità compresa tra 37 ed oltre 200 kWh.

Le piattaforme sono progettate con un alto livello di flessibilità (lunghezza e larghezza) e condivisione dei componenti, creando economie di scala con cui ogni piattaforma potrà supportare fino a due milioni di unità ogni anno.

  • STLA Small, con un’autonomia fino a 500 km (veicoli per la "city mobility")
  • STLA Medium, con un’autonomia fino a 700 km (veicoli premium)
  • STLA Large, con un’autonomia fino a 800 km (veicoli da 4,70 m di lunghezza – modelli ad alte prestazioni con doppio motore)
  • STLA Frame, con un’autonomia fino a 800 km (per pickup e SUV di grandi dimensioni)

La propulsione sarà affidata ad una famiglia di tre moduli di azionamento elettrico (EDM) che uniranno motore, cambio e inverter. Questi EDM, compatti e flessibili, sono facilmente scalabili e possono essere configurati per la trazione anteriore, posteriore, integrale e 4xe.

C'è anche un accenno alla capacità di ricarica dei futuri modelli, aspetto importante per tutte le elettriche. Stellantis fa sapere che le sue vetture potranno recuperare sino a 32 km di autonomia al minuto. Il Gruppo si occuperà anche di offrire ai clienti un ecosistema di servizi legati alla ricarica.

Stellantis offrirà una gamma completa di soluzioni per clienti privati, aziende e flotte dirette a semplificare la gestione dei veicoli agli acquirenti. Le proposte comprenderanno offerte di ricarica intelligente per l’uso quotidiano basate su fonti di energia sostenibili, che sfrutteranno le partnership esistenti per ampliare le opzioni di ricarica e accelerare l’uso delle smart grid. L'azienda intende inoltre rispondere alle esigenze delle diverse fasce di clienti supportando lo sviluppo di reti di ricarica rapida in tutta Europa, fondate su un Memorandum d’Intesa (MOU) siglato tra Free2Move eSolutions ed Engie EPS. L’intenzione è quella di replicare il modello di business di Free2Move eSolutions per il mercato nordamericano.

Powertrain e piattaforme supporteranno gli aggiornamenti OTA e quindi le auto saranno migliorate nel corso del tempo.

BATTERIE

C'è stato spazio per parlare brevemente anche degli accumulatori. Stellantis fa sapere che offrirà configurazioni differenti in base al tipo di vettura. Per esempio, veicoli commerciali e vetture ad alte prestazioni potranno contare su pacchi batteria ad alta densità energetica. Per il 2024 si punterà ad utilizzare due tipologie di accumulatori: un’opzione ad alta densità energetica e un’alternativa priva di nichel e cobalto.

Dal 2026, invece, dovrebbe arrivare la tecnologia allo stato solido. Il Gruppo fa poi sapere di aver creato una serie di joint venture per lo sviluppo di varie tecnologie tra cui inverter, battery management, i cockpit digitali e i servizi connessi personalizzati. Al riguardo, si ricorda la joint venture annunciata di recente creata con Foxconn dedicata proprio allo sviluppo dei cockpit digitali connessi.

Stellantis sta lavorando anche ad un programma di riciclo. Ci saranno delle strutture adibite ad offrire agli accumulatori una seconda vita, magari all'interno delle soluzioni di accumulo. Una volta che le batterie avranno terminato la loro vita utile, saranno riciclate per recuperare le materie prime che potranno essere riutilizzare per produrre nuovi accumulatori.

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