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MotoE, a Misano vince l'energia: il nostro racconto dal circuito | Video

Siamo stati al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini a conoscere da vicino la MotoE.

Greta Rosa
Greta Rosa
Pubblicato il 26 set 2021

Enfasi, evoluzione e tanta, tanta energia. La MotoE è stata questo e molto altro nel weekend di gara appena concluso, che ha portato il circo del Motomondiale al Misano World Circuit Marco Simoncelli nel cuore della Motor Valley che si staglia sotto San Marino, di cui il Gran Premio batte bandiera.

Sull'asfalto dei 4226 metri di lunghezza del circuito di Misano Adriatico, ammorbiditi da dieci curve a destra, sei a sinistra e incalzati da un rettilineo finale di 510 metri, non sfrecciano infatti soltanto le moto della classe regina, la MotoGP, o più in generale veicoli sportivi a due o quattro ruote con motore endotermico: dal 2019 si sfidano anche le Ego Corsa di Energica, le moto con motore elettrico a magneti permanenti che competono nella classe E del Motomondiale. Si tratta di moto da competizione che, come rivela il loro nome, hanno molto in comune con la controparte stradale Ego pur mostrando in tutta la sua potenza un'anima racing che si abbina a un equipaggiamento sviluppato proprio per le corse. 

A scendere in pista è quindi anche la mobilità del futuro, già ampiamente sdoganata nel presente, che abbiamo avuto la fortuna di toccare con mano in circuito con Enel X. Proprio alla vigilia del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, la business line del Gruppo Enel ha annunciato il prosieguo dell'intesa con la MotoE, che ricaricherà in qualità di Official Smart Charging Partner per altre tre stagioni fino al 2024, con la possibilità di prolungare l'accordo anche per il biennio 2025-26.

Quella del GP di Misano è stata una delle tappe più significative dell'anno non solo perché è la penultima di casa per Valentino Rossi prima del ritiro dalle corse, ma perché si è disputato il round finale della categoria riservata alle moto elettriche con le due gare conclusive della stagione che hanno incoronato lo spagnolo Jordi Torres del team HP Pons 40 vincitore, per il secondo anno consecutivo, della FIM Enel MotoE™ World Cup.

E oltre alle Ego Corsa, che sono italiane al 100% e hanno una potenza da 120 kW che le spinge fino a 260 km/h, immancabile protagonista del weekend è stata la nuova infrastruttura di ricarica di Enel X, la Juice Roll Race Edition, fresca di sostituzione, lo scorso 2 maggio a Jerez de la Frontera, del "vecchio" JuicePump 50 usato nella prima e nella seconda stagione della Coppa.

INFRASTRUTTURA INTELLIGENTE

ll JuiceRoll Race Edition è un caricatore con storage interno costituito da due unità interconnesse, ovvero un'unità semi-mobile (SMU) e un'unità mobile (MU), che caricare le Ego Corsa in soli 40 minuti. L'unità semi-mobile si trova all'interno dell'e-Paddock e possiede un'uscita in corrente continua sino a 50 kW e una linea di ingresso in corrente alternata da 22 kW. Può inoltre contare di una batteria di accumulo da 51 kWh. Ma non finisce qui: l'energia arriva anche da 60 pannelli solari, montati nella zona di ricarica, che portano la capacità totale installata a 21 kWp. Storage e pannelli solari permettono di prelevare dalla rete soltanto 4-5 kW. 

Passando in pit lane, direttamente dalla griglia di partenza, troviamo l'unità mobile che è un caricatore in corrente continua da 10 kW alimentato dalla SMU e costituito da un sistema di stoccaggio integrato da 6 kWh. La MU fornisce la "carica finale" in soli sette minuti, permettendo alle moto di percorrere una distanza maggiore rispetto agli anni precedenti.

Per la sessione di ricarica in e-Paddock, l'infrastruttura di Enel X "carica" le moto fino a 1 MW, distribuito su 20 caricatori, richiedendo soltanto 100 kW dei pannelli solari e della rete in quanto dotato di storage integrato.

UN LABORATORIO D’INNOVAZIONE

Il Motorsport, in questo caso quello elettrico, non è però solo passione e intrattenimento: è a tutti gli effetti un prezioso laboratorio di innovazione a cielo aperto, un banco di prova in cui si studiano, sperimentano e perfezionano tecnologie avanzate e soluzioni destinate in seguito ad essere trasferite dal circuito alla strada per la mobilità elettrica di tutti i giorni. A dimostrarlo, come spiegato ad HDmotori.it da Augusto Raggi, Head of Enel X Italia, è stata l'apertura a Roma della prima area urbana ultra-fast per la ricarica di veicoli elettrici in Corso Francia e più in generale l'impegno dell'azienda in questa direzione.

La crescita della mobilità elettrica è infatti legata a doppio filo alla diffusione dei veicoli elettrici e alla capillarità dell'infrastruttura sul territorio e con 14.000 infrastrutture di carica, destinate a raggiungere quota 21.000 nel 2023 (con una maggioranza di categoria fast e ultra fast), Enel X sta mettendo a punto un importante piano di accelerazione della transizione energetica.

"Da una fase uno, rivolta alla distribuzione dell'infrastruttura costituita da colonnine di ricarica fino a 22 kW con cui abbiamo coperto gran parte del territorio nazionale, siamo passati a una fase due che ha come obiettivo quello di cambiare il mix della potenza dell'infrastruttura e installare colonnine ad alta potenza, dando quindi la possibilità ai clienti di migliorare la customer experience avvicinandola sempre di più a quella dell'endotermico". 

 

I CAMPIONI SI AVVICINANO ALL’ELETTRICO

Le sfide delle moto Energica hanno dato prova di essere adrenaliniche e divertenti al pari di quelle delle classi "tradizionali", squarciando l'aura di scetticismo che per anni ha avviluppato i veicoli a batteria, complici anche le migliorie prestazionali vissute dalla categoria stagione dopo stagione.

E la MotoE, alla fine, è riuscita a incuriosire e conquistare non solo gli spettatori, molti dei quali hanno ammesso di essersi avvicinati all'elettrico proprio godendosi lo spettacolo dal divano o dalla tribuna, ma anche gli stessi campioni delle due ruote. Uno di loro è Loris Capirossi, tre volte campione del mondo di motociclismo nelle classi 125 e 250 e rappresentante Dorna, che ha raccontato in esclusiva ad HDmotori.it la sua esperienza con la mobilità elettrica:

"Negli ultimi anni c'è stato un cambiamento radicale verso l'elettrico: io stesso utilizzo tutti i giorni una vettura utilitaria a batteria e mi trovo benissimo", ha spiegato l'ex pilota. "Guidare una moto elettrica in pista è molto più semplice e ti fa vivere sensazioni completamente diverse: la potenza del motore è sempre uguale, non ci sono le marce, bisogna solo concentrarsi sulla guida. Il silenzio, poi, è la cosa che stranisce di più all'inizio: la prima volta ho sentito il rumore della saponetta che strisciava sull'asfalto ed è stato stranissimo, ma molto affascinante".

Anche se la MotoGP, categoria da cui "Capirex" proviene, manterrà i motori a benzina ancora per un po', non mancano gli interrogativi circa il suo futuro e lo spettro di un cambiamento ormai inevitabile. Ibrido o full electric, questo sarà il dilemma: dopotutto, curiosando nei box vicini, la Formula 1 e altre categorie di sport motoristici hanno già introdotto (o lo faranno a breve) motorizzazioni più ecosostenibili. Un destino già segnato? Come recita la citazione di Battisti stampata sul casco "infiocchettato" che Valentino Rossi ha indossato a Misano (una dedica alla futura figlia): "Lo scopriremo solo vivendo".

VIDEO

Photo Credits: Gold and Goose / Motorsport Images

Enel X

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