Crisi dei chip Nexperia, Toyota rassicura: nessuna carenza immediata
Il CEO di Toyota fa sapere che al momento la sua aziende non rischia di trovarsi esposta ad un'improvvisa carenza di chip
 
                                La crisi dei chip Nexperia (qui spieghiamo esattamente cos’è) sta facendo preoccupare l’industria automotive. Diverse case automobilistiche hanno avvisato di avere scorte ridotte e che quindi se il problema di fornitura non dovesse risolversi in tempi rapidi, potrebbero sopraggiungere problemi di produzione delle auto. Nissan, ad esempio, ha affermato di avere al momento abbastanza chip per portare avanti la produzione fino alla prima settimana di novembre senza interruzioni, ovvero ancora solo per pochi giorni. Altre case automobilistiche ammettono i rischi che questa nuova crisi dei chip potrebbe causare, come Volkswagen e Honda. Ci sono invece aziende come Toyota che fa sapere che non si trova ad affrontare un’immediata carenza di chip, sebbene stia monitorando attentamente i rischi. Lo riferisce direttamente il CEO Koji Sato parlando con i giornalisti a margine del Japan Mobility Show.
Nel breve periodo, quindi, Toyota non rischia di trovarsi improvvisamente esposta ad una carenza di chip. Situazione, quindi, ben differente rispetto ad altre case automobilistiche che invece si trovano già vicino ad esaurire le scorte di questi compenti per le auto.
UNA CRISI POLITICA
Le case automobilistiche di tutto il mondo si stanno affrettando ad assicurarsi i chip di altri fornitori e a rivedere le scorte per evitare problematiche ben peggiori. Un lavoro comunque non facile che non si può fare dall’oggi al domani. Ecco perché c’è grande preoccupazione tanto che associazioni del settore automotive come ACEA hanno già lanciato l’allarme che diverse case automobilistiche potrebbero presto fermare la produzione delle loro vetture.
Il problema come sappiamo non è tecnico ma politico. La Cina ha vietato le esportazioni dei chip Nexperia dopo che il governo olandese ha preso il controllo dell’azienda il mese scorso, citando timori di trasferimenti di tecnologia alla sua casa madre cinese Wingtech che gli Stati Uniti hanno segnalato come un potenziale rischio per la sicurezza. Nexperia, ricordiamo, è un’azienda olandese oggi di proprietà di un Gruppo cinese.
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