Cerca

BYD scommette sulle Plug-in in Europa: più autonomia e tempi di ricarica ridotti

Le future Plug-in garantiranno autonomie in elettrico nettamente superiori a quelle attuale

BYD scommette sulle Plug-in in Europa: più autonomia e tempi di ricarica ridotti
Vai ai commenti
Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 mag 2025

BYD sta sviluppando una nuova generazione di veicoli Plug-in che disporranno di un’autonomia in solo elettrico nettamente superiore rispetto a quella odierna e potranno ricaricare molto più velocemente, con potenze di picco nell’ordine dei 150 kW. L’obiettivo della casa automobilistica cinese è fare in modo che le persone possano utilizzare la modalità elettrica senza problemi nel corso della giornata per poi passare al motore endotermico nel caso vogliano percorrere lunghe distanze, offrendo, così, la massima flessibilità d’uso.  Il vicepresidente esecutivo di BYD, Stella Li, al riguardo ha affermato:

Il nostro obiettivo è davvero quello di far sì che le persone utilizzino quotidianamente la modalità EV, ma poi se desiderano percorrere lunghe distanze, data la possibilità di ricaricarle, hanno la libertà di andare dove vogliono.

MAGGIORE FLESSIBILITÀ D’USO

Tra un paio di anni, le auto ibride Plug-in di BYD saranno quindi in grado di offrire un’autonomia in elettrico di circa 200 km e ricaricare la batteria in tempi rapidi, proprio come un’auto elettrica. Come racconta Autocar, il consulente speciale di BYD per l’Europa, Alfredo Altavilla, ha spiegato che le auto Plug-in sono superiori ai modelli range extender perché si possono usare in maniera differente a seconda delle esigenze dell’utente (solo elettrico, solo benzina o ibrido). Invece, i modelli range extender si comportano sempre alla stessa maniera. Inoltre, ha aggiunto che i modelli Plug-in sono diventati il nuovo campo di battaglia dei costruttori perché tutti puntano a una revisione del cosiddetto green deal che attualmente prevede lo stop alla vendita delle auto endotermiche nel 2035. L’eventuale revisione della normativa potrebbe aprire le porte alla sopravvivenza dei modelli ibridi, un tema di cui si è parlato in passato.

Altavilla ritiene che l’azienda sia nella posizione migliore per trarre vantaggio dall’allentamento della legislazione sui veicoli elettrici perché “non vediamo nessuno in grado di offrire una tecnologia paragonabile alla DM-i“. Ricordiamo che l’attuale sistema DM-i di BYD combina la tecnologia delle batterie Blade Battery con il motore a benzina Xiaoyun, progettato specificamente per l’uso nei modelli Plug-in e nato per essere particolarmente efficiente.

Insomma, BYD punta sulla tecnologia DM-i che nel giro di un paio di anni farà un ulteriore salto avanti. In un mercato europeo dove l’elettrico, soprattutto in alcuni Paesi, fa fatica a crescere, una soluzione come quella sviluppata dalla casa automobilistica cinese potrebbe risultare molto interessante.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento