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BMW valuta il futuro dei suoi modelli compatti

I costi dell'elettrificazione mettono in dubbio il futuro dei modelli compatti del marchio tedesco.

BMW valuta il futuro dei suoi modelli compatti
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 30 apr 2022

BMW deve ancora decidere sul futuro a lungo termine dei suoi modelli compatti basati sulla piattaforma UKL, come la Serie 1, in un'epoca in cui si punta sempre di più sull'elettrificazione. Tale piattaforma che viene utilizzata per diversi modelli BMW e MINI, è stata introdotta nel 2015 ma, nonostante una serie di aggiornamenti, nel 2027 dovrà probabilmente essere sostituita. A quel punto, infatti, la maggior parte delle vetture con motore a combustione disporrà della tecnologia Plug-in con almeno 60-70 km di autonomia.

A quanto pare, un rapporto di Autocar che cita una fonte interna di BMW, afferma che il costruttore tedesco starebbe valutando il futuro dei suoi modelli compatti. Secondo il rapporto, il problema nasce dal fatto che la piattaforma UKL offre uno spazio limitato per l'inserimento di una batteria dalla capacità adeguata. Questo significherebbe dotare questi modelli di una piattaforma più grande che li renderebbe più lunghi e soprattutto più costosi.

Oltre alle difficoltà tecniche dipese dalla piattaforma UKL, c'è anche un problema di redditività legato al fatto che questi modelli non hanno volumi di vendita particolarmente elevati, soprattutto in alcuni mercati. C'è poi il discorso dei nuovi standard Euro 7. Come sappiamo, il nuovo regolamento dovrebbe essere approvato nel corso della prossima estate. Le eventuali modifiche tecniche richieste per adeguare i propulsori potrebbero non essere convenienti da effettuare su queste vetture.

Dunque, il marchio tedesco avrebbe deciso di avviare una fase di revisione della sua gamma per capire soprattutto il futuro dei suoi modelli compatti. Vale la pena di notare che alcuni marchi premium hanno già deciso di non dare un futuro alle loro auto compatte proprio a causa degli alti costi nell'epoca dell'elettrificazione, non giustificabili vista la bassa redditività. Si pensi, per esempio, ai modelli Audi A1 e Audi Q2 che non avranno un'erede.

Come tutti i rapporti, comunque, i contenuti vanno presi con le dovute cautele. Non rimane che attendere per capire se davvero BMW intenderà rivedere la composizione della gamma delle sue vetture in futuro.

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