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BMW testa il V2G con una flotta di i3 elettriche

I clienti BMW stanno testando la ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici come parte di un progetto triennale.

BMW testa il V2G con una flotta di i3 elettriche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 19 lug 2021

Quando si parla di auto elettriche si finisce spesso a discutere di come sarà possibile gestire in futuro l'energia elettrica necessaria per la ricarica, per evitare che la rete vada in sovraccarico. Tra le soluzioni che si stanno sperimentando c'è il V2G (vehicle-to-grid). In breve, le auto saranno in grado di restituire energia alla rete quando non utilizzate, per stabilizzarla, soprattutto nei periodi di picco. BMW, dal 2019 sta partecipando ad un progetto in cui sono presenti aziende ed istituzioni che ha l'obiettivo di "sviluppare soluzioni tecnologiche per rendere la mobilità elettrica ancora più semplice ed economica per gli utenti, con emissioni ancora inferiori".

PARTONO I TEST

Il progetto della durata di tre anni, finanziato anche dal Governo tedesco, sta entrando adesso nella fase più importante con l'avvio di una sperimentazione vera e propria di tale tecnologia. Secondo quanto raccontato dal costruttore, sono state consegnate in Germania le prime 20 BMW i3 elettriche appositamente predisposte delle 50 che saranno utilizzate per i test. Per consentire l'utilizzo della tecnologia V2G, sarà fornita una speciale wallbox. Inoltre, l'impianto elettrico sarà modificato per creare una specifica interconnessione con la rete elettrica.

Il progetto punta a collegare per la prima volta veicoli, infrastrutture di ricarica e reti elettriche in un modo che venga facilitato l'uso di energia rinnovabile e allo stesso tempo aumenti l'affidabilità della rete.

Secondo BMW, questa tecnologia sarà molto importante visto che con l'aumento delle elettriche sulle strade sarà necessario tenere sotto i controllo i consumi della rete. La prima funzione che i clienti potranno sperimentare sarà l'ottimizzazione del proprio consumo sfruttando al massimo l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico dell'abitazione. Nella seconda fase si testeranno le funzioni Vehicle-to-Grid (V2G), che consentiranno ai clienti di partecipare a nuovi modelli di business per la vendita di energia e la stabilizzazione della rete elettrica. In una terza fase si aggiungeranno le aziende con i loro veicoli elettrici che saranno utilizzati come dispositivi di accumulo per gestire i picchi di richiesta di energia delle loro attività.

Il costruttore tedesco non è certamente l'unico che sta lavorando sul V2G. Guardando all'Italia, FCA, ora Stellantis, ha avviato un progetto dedicato al V2G a Mirafiori. L'obiettivo è sempre lo stesso e cioè di utilizzare le auto come sistemi di accumulo per fare in modo che l'energia delle batterie possa essere immessa nuovamente nella rete per stabilizzarla, soprattutto nei periodi di picco.

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