Acea, Kallenius scrive a Bruxelles: serve un percorso realistico guidato dal mercato
Agire ora per prevenire danni irreparabili alla competitività dell'industria auto

L'industria auto europea sta attraversando un periodo di difficoltà, lo sappiamo molto bene. Il 2025 sarà complesso perché le sfide da affrontare sono diverse. Per questo, il nuovo presidente di ACEA Ola Källenius (CEO Mercedes), ha scritto una lettera a Bruxelles delineando le priorità del settore automobilistico per garantire la competitività futura e promuovere la decarbonizzazione.
Agire ora per prevenire danni irreparabili alla competitività mentre la crescita dei veicoli elettrici rallenta e le tensioni commerciali aumentano.
Così inizia la nota stampa di ACEA con cui sostanzialmente si chiede all'Unione Europea di adottare un percorso realistico per il Green Deal.
COSA CHIEDE ACEA
Un'industria automobilistica europea fiorente è essenziale per guidare la crescita economica e la competitività. Il settore affronta sfide senza precedenti derivanti dalla concorrenza globale, dalle tensioni geopolitiche e da una trasformazione più complessa del previsto verso una mobilità elettrica e a idrogeno a zero emissioni.
Secondo il nuovo presidenza di ACEA, sono tre le priorità per l'industria automotive europea. La prima è la necessità di adottare un percorso realistico per decarbonizzare l'industria automobilistica, guidato dal mercato e non dalle sanzioni. Inoltre, bisogna trovare una soluzione ai costi sproporzionati della conformità all'obiettivo di CO2 del 2025 per auto e furgoni.
La seconda priorità è l'attuazione della raccomandazioni del rapporto Draghi per creare un quadro normativo che rafforzi la competitività delle industrie europee. Infine, la terza priorità è la necessità di promuovere nuovi approcci per creare relazioni commerciali a livello mondiale reciprocamente vantaggiose, affinché l'UE possa continuare a beneficiare di un commercio libero ed equo.
IL PUNTO PIÙ URGENTE
L'azione più urgente di cui il settore ha bisogno ora, secondo ACEA, è che l'UE trovi una soluzione per ridurre gli oneri di conformità per auto e furgoni in merito all'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 per il 2025. Parliamo, sostanzialmente, di risolvere il problema delle multe che potrebbero arrivare alle case automobilistiche che non saranno in grado di rispettare i nuovi limiti 2025 sulle emissioni.
Per ACEA, l'azione politica oggi non potrebbe essere più importante, poiché le ultime cifre provvisorie indicano un calo di quasi il 6% nelle immatricolazioni di nuove auto elettriche nel 2024. Anche la quota di mercato si è ridotta, in calo dell'1% al 13,6%, ben lontano dal forte aumento necessario per soddisfare i rigorosi obiettivi di CO2 nei prossimi anni. Ola Kallenius commenta:
Il Green Deal europeo deve essere sottoposto a una verifica della realtà e ad un riallineamento, per renderlo meno rigido, più flessibile e per trasformare la decarbonizzazione dell'industria automobilistica in un modello di business verde e redditizio. Voglio essere chiaro: l'industria automobilistica dell'UE rimane impegnata nell'obiettivo di neutralità climatica dell'UE per il 2050, nonché nel passaggio a trasporti e mobilità a zero emissioni.