
26 Settembre 2020
Polestar porterà al Motor Show di Ginevra la Polestar Precept, una concept car che racchiude al suo interno le idee del costruttore che appariranno sui suoi futuri modelli. L'auto, in particolare, utilizza materiali sostenibili per gli interni, offre una nuova esperienza digitale per l'infotainment e mostra l'essenza del design del marchio.
La scelta di utilizzare il nome Precept è stata fatta per enfatizzare il ruolo di questo veicolo nell'identificare Polestar come marchio di autoveicoli elettrici ad alte prestazioni. Il costruttore che fa parte del Gruppo Volvo ha già portato al debutto l'ibrida Plug-in Polestar 1 e la sportiva 100% elettrica Polestar 2. L'auto rappresenta un'importante pietra miliare per Polestar come marchio autonomo, descrivendo una filosofia di design unica.
Il concept mette in mostra un'estrema cura dell'aerodinamica, mentre l'ampio passo di ben 3,1 metri permette non solo di alloggiare una batteria di ampia capacità ma pure di conferire alla concept car una silhouette molto elegante offrendo, contestualmente, molto spazio all'interno dell'abitacolo. Nel frontale dove una volta c'era la classica griglia per raffreddare il motore sono presenti tutti i sensori utilizzati dalle funzioni di guida assistita (ADAS) come due radar ed una telecamera ad alta risoluzione.
Il sensore LIDAR è collocato sopra il tetto in vetro. Gli specchietti laterali sono stati sostituiti dalle telecamere che proiettano le immagini nell'abitacolo all'interno di schermi digitali. Inoltre, il tradizionale specchietto retrovisore è sostituito da uno schermo digitale che proietta le immagini provenienti da una videocamera grandangolare montata sul retro dell'auto. All'interno, come accennato all'inizio sono utilizzati materiali ecologici.
Per esempio, le superfici dei sedili sono realizzate con bottiglie di plastica riciclate, mentre i tappeti sono costruiti con reti da pesca di recupero. La concept car offre tanta tecnologia grazie alla nuova esperienza utente basata su Android e realizzata sempre in collaborazione con Google. Spicca il sistema infotainment con display da 15 pollici centrale che si affianca al cruscotto digitale con schermo da 12,5 pollici. Il cruscotto integra anche una serie di sensori per il tracciamento oculare che consentono all'auto di monitorare lo sguardo del guidatore e di regolare di conseguenza il contenuto dei vari schermi. I sensori di prossimità migliorano anche l'usabilità del display centrale durante la guida.
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Commenti
C'è la Seat mi elettrica per i poveracci
Cool
Trovo splendide queste polestar
È un'auto sempre connessa alla rete... Anzi altre reti!!
Solo...? Finisci la frase.
Poi becchi un malware dal PlayStore e ti schianti.
Auto per tonni...
la guida capitan findus!
"[...]i tappeti sono costruiti con reti da pesca di recupero"
E l'odore di tonno può accompagnare solo.
Stupenda