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Emissioni, il Parlamento UE si appresta a votare l'emendamento sulle multe

La decisione permetterà di accelerare l'approvazione del nuovo emendamento

Emissioni, il Parlamento UE si appresta a votare l'emendamento sulle multe
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 7 mag 2025

L'Unione Europea aveva deciso all'interno del sua Piano d'Azione per l'industria automotive di rivedere la normativa sulle emissioni di CO2 che permetterà di dare alle case automobilistiche maggiore flessibilità nel soddisfare i nuovi limiti che sono scattati all'inizio del 2025. Un modo per evitare alle Case auto di incorrere in multe molto pesanti in caso non riuscissero a centrare gli obiettivi. Ovviamente, affinché la modifica entri in vigore è necessario seguire un preciso iter. All'inizio di aprile l'emendamento era stato adottato dalla Commissione Europea ma il percorso per l'approvazione definitiva non era concluso. Adesso c'è una novità.

Infatti, i deputati del Parlamento europeo hanno concordato di ricorrere alla procedura d'urgenza per accelerare l'approvazione dell'emendamento.

PRESTO IL VOTO

Cosa significa esattamente? Che l'approvazione non seguirà il solito iter che richiederebbe mesi di dibattiti prima di arrivare al voto. Grazie alla scelta di adottare la procedura d'urgenza, il Parlamento europeo andrà a votare questo importante emendamento già nella giornata di domani, 8 maggio. A quel punto, la palla passerà ai singoli Governi per dare il via libera conclusivo all'interno del Consiglio europeo. Grazie alla decisione del Parlamento europeo sarà quindi possibile accelerare l'iter che permetterà l'entrata in vigore di questa importante modifica alla normativa sulle emissioni.

COSA PREVEDE L’EMENDAMENTO

La modifica era stata sollecitata dalle case automobilistiche e da diversi Governi UE. Cosa prevede? In sintesi, garantirà ai costruttori maggiore flessibilità ma questo non significa che le multe saranno cancellate. Semplicemente, la nuova misura permetterà ai costruttori di valutare la conformità agli obiettivi in materia di CO2 per il 2025, il 2026 e il 2027 per l'intero periodo di tre anni, calcolando la media delle loro prestazioni, anziché su base annua. Tale approccio consentirà ai costruttori di bilanciare eventuali emissioni annue eccessive superando l'obiettivo negli anni rimanenti.

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