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Dai camion elettrici al tribunale: l'ascesa e il crollo di Nikola Corporation

Il produttore di camion elettrici Nikola Corporation ha presentato istanza di fallimento secondo il Chapter 11, segnando la fine di un percorso segnato da ambiziose promesse tecnologiche e controversie legali.

Dai camion elettrici al tribunale: l'ascesa e il crollo di Nikola Corporation
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 20 feb 2025

Nikola Corporation, nel 2020 valutata oltre 30 miliardi di dollari, ha dichiarato bancarotta a seguito di scandali finanziari e difficoltà operative. Fondata per rivoluzionare il settore dei veicoli pesanti elettrici, l'azienda ha affrontato accuse di frode e problemi di produzione, culminando nella recente istanza di fallimento secondo il Chapter 11 del Codice fallimentare degli Stati Uniti alla Corte del Distretto del Delaware. Nata per mano di Trevor Milton nel 2015, Nikola Corporation si è presentata come un pioniere nel settore dei veicoli commerciali a zero emissioni, focalizzandosi su camion elettrici a batteria e a celle a combustibile a idrogeno.

Nonostante l'entusiasmo iniziale, Nikola ha affrontato crescenti dubbi riguardo alla veridicità delle sue affermazioni tecnologiche. Nel settembre 2020, il rapporto di Hindenburg Research ha accusato l'azienda di essere "un'intricata frode costruita su dozzine di bugie", sostenendo che Milton avesse esagerato le capacità dei prototipi di veicoli. Queste rivelazioni hanno portato a indagini da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) e del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Di conseguenza, Milton si è dimesso dalla carica di presidente esecutivo e, nel dicembre 2023, è stato condannato a quattro anni di prigione per frode.

DIFFICOLTA’ FINANZIARIE

Oltre alle controversie legali, Nikola ha lottato per mantenere la propria posizione finanziaria. Nel terzo trimestre del 2024, l'azienda ha prodotto solo 83 camion, registrando una perdita netta di quasi 200 milioni di dollari. Questi risultati sono stati ben al di sotto delle aspettative, evidenziando le difficoltà nel passare dalla fase di prototipo alla produzione su larga scala. La mancanza di infrastrutture adeguate per il rifornimento di idrogeno e i costi elevati di produzione hanno ulteriormente ostacolato la competitività dell'azienda nel mercato dei veicoli elettrici.

LA DICHIARAZIONE DI BANCAROTTA

Il 19 febbraio 2025, Nikola Corporation ha presentato istanza di fallimento secondo il Chapter 11 presso il tribunale fallimentare del Delaware. Con circa 47 milioni di dollari in cassa, l'azienda prevede di continuare operazioni limitate durante il processo di vendita supervisionato dal tribunale, incluso il supporto per i veicoli già in circolazione e alcune operazioni di rifornimento di idrogeno fino a marzo 2025. Il CEO Steve Girsky ha dichiarato: "Abbiamo affrontato vari fattori di mercato e macroeconomici che hanno influenzato la nostra capacità operativa". Nonostante gli sforzi per raccogliere fondi e ridurre le passività, l'azienda non è riuscita a superare le sfide finanziarie, portando il consiglio di amministrazione a optare per la procedura di bancarotta come "miglior percorso possibile" per gli stakeholder.

La bancarotta di Nikola evidenzia le sfide significative che le startup nel settore dei veicoli elettrici devono affrontare, tra cui l'elevato consumo di cassa, la concorrenza intensa e le difficoltà nel passare dalla realizzare un prototipo alla produzione su larga scala. Altre aziende del settore hanno subito destini simili; ad esempio, Fisker ha dichiarato bancarotta nel 2024 e Lordstown Motors nel 2023. Questi eventi sottolineano la volatilità e i rischi associati all'industria emergente dei veicoli elettrici, nonostante la crescente domanda di soluzioni di trasporto sostenibili.

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