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Crisi auto in Europa, nel 2024 i fornitori hanno tagliato 30 mila posti di lavoro

Alla base della crisi ci sono principalmente due fattori: la forte concorrenza cinese e le difficoltà del passaggio al motore elettrico

Crisi auto in Europa, nel 2024 i fornitori hanno tagliato 30 mila posti di lavoro
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 3 gen 2025

Il settore automotive in Europa sta vivendo un momento di difficoltà. Ne abbiamo parlato molte volte e sappiamo anche che a gennaio la Commissione Europea avvierà un "dialogo strategico" con l'industria automotive per parlare del futuro di questo settore. Vedremo quindi cosa emergerà e che decisioni saranno prese per tale industria molto importante per l'economia. Intanto, questa crisi si riflette anche su tutta la filiera auto.

Purtroppo, nel 2024 l'industria della componentistica automotive in Europa ha perso più di 30.000 posti di lavoro, il doppio di quelli tagliati nel corso del 2023. Questi numeri emergono da un'analisi dell'associazione europea di categoria, Clepa, elaborata per il Financial Times.

TAGLI AI POSTI DI LAVORO

Numeri dunque molto preoccupanti. Del resto, negli ultimi tempi abbiamo assistito da parte di importanti aziende delle componentistica auto come Michelin, Bosch e Forvia, ad annunci di tagli ai posti di lavoro. Inoltre, come evidenzia, il rapporto, molte delle aziende più piccole hanno presentato istanza di fallimento.

A quanto pare, le prospettive non sono certamente positive dato che non sembrano esserci margini di miglioramento nemmeno per i prossimi anni. Secondo Clepa, il settore delle componentistica in Europa oggi conta su circa 1,7 milioni di occupati e si sta preparando a tassi di crescita inferiori a quelli registrati negli ultimi anni.

CONCORRENZA CINESE ED ELETTRIFICAZIONE

I motivi di questa crisi? Secondo il rapporto, alla base di questa problematica ci sono principalmente due fattori: la forte concorrenza cinese e le difficoltà del passaggio al motore elettrico, composto da un numero nettamente inferiore di componenti da assemblare.

Per quanto riguarda l'elettrificazione, Clepa evidenzia un dato importane e cioè che "la perdita di posti di lavoro legate ai motori a combustione interna dal 2020 ha superato di gran lunga quelli creati dal passaggio ai veicoli ricaricabili". A complicare il tutto, anche la crescita del mercato delle BEV al di sotto delle aspettative.

Nel 2024 il saldo è negativo anche se si guarda ai soli posti di lavoro creati dalla nuova motorizzazione: 4.680 i posti persi presso i fornitori di auto a batteria, un numero superiore ai 4.450 creati.

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