Cina, più auto ibride e meno elettriche per aggirare i dazi
I costruttori cinesi stanno puntando sulle auto ibride per aggirare i dazi sulle auto elettriche imposti dall'Unione Europea.
I dazi sulle auto elettriche imposti dall'Unione Europea ai costruttori cinesi starebbero portando questi ultimi a puntare con maggiore decisione verso le auto ibride, che non rientrano nelle misure protezionistiche e non vanno quindi incontro ai rincari di prezzo applicate alle vetture a zero emissioni in arrivo dalla Cina.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, diversi produttori di automobili cinesi stanno considerando di aumentare le esportazioni di ibride verso l'Europa per aggirare i dazi e tra questi ci sarebbe anche BYD. È di questo parere anche Murtuza Ali, analista di Counterpoint Research, secondo il quale i gruppi cinesi:
Si stanno spostando verso i PHEV (ibridi plug-in) come un modo per eludere i nuovi dazi dell'UE sulle importazioni di BEV (veicoli elettrici alimentati a batteria) dalla Cina.
Gli addetti del settore stimano che le esportazioni di auto ibride dalla Cina verso l'Europa crescano del 20% quest'anno, per aumentare ancora di più nel 2025.
DOMANDA IN CRESCITA PER LE IBRIDE
La crescita della domanda di auto ibride plug-in e delle full-hybrid avviene indipendentemente dalle strategie industriali delle aziende cinesi. Questo tipo di veicoli sembra infatti convincere la clientela più di quanto non facciano le auto elettriche pure, probabilmente perché sono visti come un buon compromesso tra una vettura con motorizzazione termica tradizionale e un più moderno veicolo elettrificato.
Tornando alla Cina va invece ricordato che le esportazioni di auto ibride verso l'Europa sono più che triplicate nel periodo compreso tra luglio e ottobre, tanto da portare la quota di questi modelli al 18% sul totale delle vetture cinesi esportate nei paesi dell'Unione Europea nel terzo trimestre dell'anno. Allo stesso tempo, i dati ci dicono che le esportazioni di veicoli elettrici sono diminuite dal 62 al 58%.
NON SI ESCLUDONO DAZI ANCHE PER LE IBRIDE CINESI
Le tendenze in atto sui mercati automobilistici mondiali confermano la Cina come attuale leader incontrastata del settore dopo che l'anno scorso ha superato il Giappone in qualità di maggiore esportatore di vetture al mondo.
Nonostante la crescita dirompente e la possibile "scappatoia" rappresentata dalle ibride, non mancano gli osservatori che chiedono prudenza. Secondo alcune opinioni, infatti, il concentramento delle esportazioni verso i modelli ibridi per aggirare i dazi europei potrebbe convincere l'Unione a rivedere le proprie normative, finendo per includere i veicoli con doppio propulsore tra quelli interessati dalla tassazione addizionale.