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L'Italia insiste con l'UE: serve una revisione anticipata delle regole del Green Deal

Il nostro Paese continua a fare pressione sull'Unione Europa per arrivare a cambiare in anticipo le regole del Green Deal.

L'Italia insiste con l'UE: serve una revisione anticipata delle regole del Green Deal
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 nov 2024

Il Governo italiano, lo sappiamo, sta da tempo chiedendo all'UE di anticipare la revisione delle regole del Green Deal al 2025. Un lavoro che al momento non sembra aver portato a nulla visto che la Commissione Europea ha ribadito che di un'eventuale revisione delle regole se ne parlerà nel 2026 come da normativa. Il nostro Paese però intende insistere per convincere l'UE ad agire in anticipo. Il tutto per dare fiato ad un settore automotive che sta vivendo un momento di difficoltà in Europa.

L'industria automobilistica europea sta lottando per raggiungere i suoi obiettivi climatici tra la concorrenza cinese e un calo della domanda dei consumatori. La vittoria di Donald Trump alle elezioni statunitensi ha anche sollevato timori di dazi sulle importazioni di auto europee, in particolare per le case automobilistiche tedesche, che sono molto presenti sul mercato auto degli Stati Uniti.

BISOGNA INTERVENIRE SUBITO

Bloomberg riferisce di aver visionato la bozza di un documento che l'Italia intende sottoporre all'UE insieme alla Repubblica Ceca affinché riconosca una “gamma più ampia” di soluzioni che vadano oltre i veicoli elettrici a batteria e le auto alimentate a idrogeno. I due Paesi chiudono pure che la revisione delle regole del Green Deal venga anticipata al prossimo anno, invece che nel 2026, come attualmente previsto dalla legge. Si può leggere nel documento:

L'industria si trova ora in una fase critica, di fronte a sfide significative legate alla produzione, all'occupazione e alla concorrenza globale, che richiedono un'azione urgente e coordinata a livello dell'UE. La competitività dell'industria automobilistica europea deve rimanere un obiettivo centrale della politica dell'UE.

Come sappiamo, la Commissione Europea ha già in realtà aperto al concetto della neutralità tecnologica e ha ribadito che intende ritagliare un ruolo per gli e-fuel nel processo di decarbonizzazione del settore automotive. Italia e Repubblica Ceca vogliono di più e chiedono di rivedere in anticipo le regole per evitare il rischio alle case automobilistiche di dover pagare forti multe per il non rispetto delle più rigide regole sulle emissioni a livello di flotta previste per il prossimo anno.

Inoltre, nella bozza del documento, l'Italia e la Repubblica Ceca auspicano l'introduzione di un possibile pacchetto per sostenere il settore anche se nella bozza pare che non ci siano precisi dettagli sul contenuto di questo pacchetto (incentivi, ma di che tipo?).

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