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Mercato auto Italia, settembre 2024 ancora negativo. Crescono del 29% le elettriche

Fiammata delle immatricolazioni delle auto elettriche grazie agli effetti degli incentivi

Mercato auto Italia, settembre 2024 ancora negativo. Crescono del 29% le elettriche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 1 ott 2024

Continua anche nel mese di settembre 2024 il calo del mercato auto italiano. Se ad agosto era stata registrata una flessione del 13,4%, nel mese appena concluso c'è stato un calo ancora a doppia cifra, pari al 10,7%. Si regista, però, un dato interessante e cioè una crescita delle immatricolazioni delle auto elettriche del 29% grazie agli effetti degli incentivi. Andiamo con ordine.

A settembre 2024, stando ai dati comunicati da UNRAE, ci sono state 121.666 nuove immatricolazioni contro le 136.316 unità nello stesso mese del 2023. Dunque, come accennato all'inizio, parliamo di un calo di oltre il 10%.

Questo risultato negativo riduce la crescita del mercato auto italiano del 2024 ad appena il 2,1% rispetto al 2023 (1.202.122 unità). Ancora molto lontani, invece, i numeri del 2019, periodo pre-pandemia, con un calo del 18,1%. Il presidente di UNRAE, Michele Crisci, visti i risultati del mese, torna a chiedere un intervento del Governo che porti a rifinanziare gli incentivi per le auto elettriche

I risultati di settembre, con un secondo calo consecutivo delle immatricolazioni, ma una forte crescita delle BEV, evidenziano l'urgente necessità di rifinanziare gli incentivi per la fascia di autovetture con emissioni 0-20 g/Km di CO2, rendendo immediatamente disponibili i 240 milioni di euro di fondi residui degli incentivi 2024.

Crisci ribadisce anche la necessità che vengano definite al più presto sia la strategia europea per il settore automotive, sia quella del Governo italiano.

È fondamentale definire al più presto sia la strategia europea per il settore automotive nel suo complesso, sia quella che il Governo italiano intende adottare per accompagnare la transizione con un piano di sostegno pluriennale, per dare certezze a consumatori e imprese nelle loro scelte di acquisto. Bisogna partire subito a lavorare su un tema rilevante che solleviamo da anni: la necessità di una riforma fiscale per le auto aziendali, chiedendo che detraibilità dell'IVA e deducibilità dei costi siano parametrate alle emissioni di CO2 e il periodo di ammortamento sia ridotto a 3 anni; misure che devono essere realizzate tramite i Decreti attuativi della Delega Fiscale.

IL MESE DI SETTEMBRE 2024

Tornando ai numeri del mercato di settembre, sul fronte degli utilizzatori, i privati salgono al 65% di quota. Invece, in forte contrazione le autoimmatricolazioni che scendono al 10,8% di share nel mese. Anche in settembre il noleggio a lungo termine perde 1/4 delle immatricolazioni, fermandosi al 17,7%, per la flessione in volume delle principali società Top. Flette anche il noleggio a breve termine, che sale di un decimale in quota, all’1,3% in settembre. Le società recuperano 0,1 punti di quota nel mese, arrivando al 6,3%.

Parlando delle alimentazioni, i modelli a benzina si fermano al 25,4% di quota. Continua la discesa del diesel che termina settembre con un market share del 12,7%. Il GPL sale al 9,3% nel mese, mentre il metano immatricola appena 9 autovetture. Le vetture ibride salgono al 43,9% di share, con un 13,9% per le “full” hybrid e 30,0% per le “mild” hybrid.

Come accennato all'inizio, bene le elettriche che crescono del 29%, posizionandosi al 5,2% del totale, mentre le PHEV si fermano al 3,4%.

Per quanto riguarda i Gruppi automobilistici, Stellantis chiude il mese di settembre con un -33,90% (Alfa Romeo 1.912 / -12,57%; Citroen 1.295 / -74,52; DS 359 / -26,28%; Fiat 9.078 / -43,74%; Jeep 5.573 / -8,20%; Lancia 1.055 / -72,16%; Maserati 153 / -57,97%; Opel 3.542 / -7,76%; Peugeot 6.522 / -2,06%). Il Gruppo Volkswagen, invece, fa segnare un -7,27% (Audi 5.286 / -4,13%; Cupra 950 / -48,59%; Lamborghini 50 / +117,39%; Seat 610 / -39,60%; Skoda 3.384 / +10,34%; Volkswagen 9.742 / -3,83%). Abbiamo poi il Gruppo Renault con una crescita del 16,25% (Dacia 7.630 / +18,44%; Renault 7.710 / +14,15%).

[Fonte dati: UNRAE]

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