Dazi auto elettriche cinesi: in arrivo dall'UE nuovi ritocchi alle tariffe
La Commissione Europea si starebbe preparando a dare un'ulteriore limatina alle nuove tariffe dei dazi sulle auto elettriche cinesi

I dazi che la Commissione Europea ha deciso di istituire contro le auto elettriche prodotte in Cina continuano a tenere banco. Come abbiamo visto, alla fine di agosto la Commissione aveva deciso di limare un po' le nuove tariffe doganali. Inoltre, per le vetture a batterie prodotte da Tesla in Cina era stata definita una tariffa dedicata del 9%. Adesso, stando a quanto riporta Bloomberg, pare che la Commissione si stia preparando a dare un'ulteriore limatina alle nuove tariffe doganali.
RITOCCHI AL RIBASSO
Stando a quanto raccontato, sulla base di nuove informazioni fornite dalle aziende, la Commissione avrebbe deciso di rivedere al ribasso i nuovi dazi. Per il momento pare che Tesla dovrebbe passare dal 9% a poco meno dell'8% (7,8% per la precisone).
Per BYD, non ci sarebbe stata alcuna modifica alla sua tariffa, mentre per Geely si scenderebbe al 18,8% dal precedente 19,3%. Per SAIC e le case automobilistiche che non hanno collaborato all'indagine, la tariffa scenderebbe al 35,3%. Queste tariffe si aggiungono al dazio standard dell'UE del 10% sulle importazioni di automobili.
Le indiscrezioni vanno prese ovviamente con le dovute cautele ma presto se ne dovrebbe sapere di più. L'attuale situazione? Dopo l'ultimo ritocco di fine agosto, lo schema è il seguente.
- BYD: 17,0%
- Geely: 19,3%
- SAIC: 36,3%
Tariffa del 21,3% per le aziende che hanno collaborato all'indagine (come Dongfeng e NIO) e del 36,3% per quelle che non hanno collaborato. Inoltre, la Commissione Europea ha stabilito la possibilità per diversi esportatori cinesi e alcune joint venture realizzate con costruttori dell’UE (che nel periodo dell'inchiesta non esportavano ancora) di beneficiare dell'aliquota sui dazi più bassa.
Questi dazi sono ancora provvisori. Infatti, una decisione definitiva sulle tariffe arriverà tramite un voto degli Stati membri dell'UE. Se ci sarà un voto favorevole, i dazi diventeranno definitivi e avranno una durata di 5 anni.
Le misure definitive dovranno essere imposte entro e non oltre 4 mesi dall'istituzione dei dazi provvisori e cioè dal 5 luglio.