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Luca de Meo lancia l'allarme: l'industria auto UE rischia multe per 15 miliardi di euro

Il numero uno del Gruppo francese lancia l'allarme sui limiti delle emissioni medie delle flotte previsti per il 2025. Visto il rallentamento del mercato delle BEV sarà difficile rispettare gli obiettivi UE

Luca de Meo lancia l'allarme: l'industria auto UE rischia multe per 15 miliardi di euro
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 9 set 2024

Il settore automotive europeo sta attraversando un momento di difficoltà e lo sappiamo bene visti i dati di mercato e la situazione di alcuni Paesi, tra cui la Germania. Il Governo italiano vuole, come abbiamo visto, spingere l'Unione Europea a rivedere in anticipo le regole sullo stop alle endotermiche previsto nel 2035 per non far collassare l'industria auto europea. Una revisione delle regole è chiesta da tempo da più parti e quindi vedremo che posizione prenderà l'UE in merito, nel corso delle prossime settimane.

Per il CEO di Renault e presidente di ACEA, Luca de Meo, c'è però un problema ancora più urgente che potrebbe andare a pesare molto presto sulle aziende auto del Vecchio Continente. Infatti, per il numero uno del Gruppo francese, l'industria automobilistica europea potrebbe dover pagare multe pari a 15 miliardi di euro per le emissioni di CO2 eccessive dovute al rallentamento della domanda di veicoli elettrici.

DIFFICILE RISPETTARE GLI OBIETTIVI UE

Il problema è che nel 2025 le case automobilistiche dovranno affrontare obiettivi UE più severi in materia di CO2, poiché il limite massimo delle emissioni medie delle vendite di nuovi veicoli scenderà a 93,6 grammi/km (116 grammi/km di CO2 ne 2024). Il punto è che per raggiungere questo traguardo, sono importanti le auto elettriche le cui vendite, però, non vanno come previsto.

Ad agosto 2024, per esempio, le BEV sono state solo il 12,5% del totale delle vetture messe sul mercato, con vendite in calo del 10,8% rispetto all’anno precedente

La velocità di accelerazione dell'elettrico è la metà di quella di cui avremmo bisogno per raggiungere gli obiettivi che ci consentirebbero di non pagare multe.

Di conseguenza, sarà molto complesso rispettare gli obiettivi. In caso contrario, da regolamento sono previste sanzioni molto salate.

Se i veicoli elettrici resteranno al livello attuale, l'industria europea potrebbe dover pagare 15 miliardi di euro di multe o rinunciare alla produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli.

Il superamento dei limiti di CO2 può comportare multe pari a 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso per km moltiplicato per il numero di veicoli venduti. Ciò potrebbe comportare sanzioni di centinaia di milioni di euro per le grandi case automobilistiche.

Per Luca de Meo, dunque, tutti parlano della scadenza del 2035 quando in realtà c'è un problema molto più vicino in senso temporale.

Tutti parlano del 2035, tra 10 anni, ma dovremmo parlare del 2025 perché siamo già in difficoltà.

Il numero uno del Gruppo francese chiede maggiore flessibilità perché stabilire scadenze e multe senza essere in grado di renderle flessibili è pericoloso.

Dobbiamo avere un po' di flessibilità. Stabilire scadenze e multe senza essere in grado di renderle più flessibili è molto, molto pericoloso.

Stando a quanto riporta Automotive News Europe, un rapporto di Dataforce di agosto affermava che le case automobilistiche dovranno aumentare notevolmente le vendite di auto completamente elettriche e ibride per raggiungere gli obiettivi del 2025. Sempre secondo il rapporto, Ford e Volkswagen sono le case automobilistiche più lontane dal raggiungimento del loro obiettivo.

Toyota, che vende un numero esiguo di auto completamente elettriche ma un gran numero di ibride, è la più vicina al suo obiettivo del 2025. Il rapporto ha scoperto che Geely ha già raggiunto il suo obiettivo (grazie soprattutto a Volvo) oltre ovviamente a Tesla.

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