Milano: tariffe per la sosta triplicate per SUV e auto di grossa taglia. La proposta
Il comune di Milano potrebbe triplicare i costi della sosta per SUV e veicoli di grossa taglia.
Il comune di Milano potrebbe presto allinearsi alle amministrazioni di altre grandi città europee che hanno in un certo senso "dichiarato guerra" ai SUV. Una mozione, presentata dal consigliere Enrico Fedrighini e firmata da altri del Consiglio, propone infatti di aumentare le tariffe per la sosta di SUV e vetture di grandi dimensioni fino a raddoppiarle o addirittura triplicarle, così da scoraggiarne in qualche modo l'uso entro i confini urbani.
Nel mirino dei consiglieri sono finiti tutti i veicoli di peso superiore a 1,6 tonnellate. Si tratta di un limite entro cui rientrano sicuramente molti SUV, fuoristrada e grosse berline, ma che non interessa ad esempio i B-SUV, ovvero gli sport utility di segmento B dalle dimensioni compatte che peraltro sono tra i modelli più venduti sul mercato italiano negli ultimi anni.
Proprio il successo dei SUV e la tendenza degli automobilisti a prediligere auto grandi è alla base della mozione, tanto che nel testo presentato all'amministrazione milanese si sottolinea come il loro numero sia cresciuto in maniera significativa dal 2010 in avanti:
Il numero di nuovi Suv immessi sul mercato è cresciuto in maniera significativa: nel 2010 pesavano per circa il 9% sul totale delle vendite delle sei maggiori case automobilistiche europee (Stellantis, Renault, Volkswagen, Bmw, Mercedes e Volvo); nel 2022 questa percentuale era salita al 47%; ma se si considerano tutti i produttori, la quota dei nuovi veicoli venduti con allestimento SUV supera il 50%
TARIFFE PER LA SOSTA PIÙ CARE PER CHI OCCUPA GLI SPAZI URBANI
La mozione ricorda che la crescita del numero di SUV e di veicoli di grossa taglia in circolazione è avvenuta in un ambiente urbano che, al contrario, ha visto rimanere invariati gli spazi per la sosta e la circolazione. Lo spazio vivibile si è quindi ridotto e per cercare di riequilibrare le cose potrebbe rendersi necessario penalizzare l'utilizzo di queste vetture, magari favorendo l'impiego di citycar, microcar o di altri mezzi di trasporto meno ingombranti.
Da qui la proposta rivolta al sindaco di Milano Giuseppe Sala, al quale i firmatari della mozione chiedono di:
Programmare una adeguata maggiorazione della tariffazione della sosta su strada (da due a tre volte la tariffa ordinaria in ogni ambito di sosta interessato) che dovrà riguardare tutti i veicoli privati per trasporto passeggeri, indipendentemente dalla residenza o domiciliazione del proprietario, a partire da un peso superiore alle 1,6 tonnellate con motore termico o elettrico.
CITTÀ MODERNE DA RIPENSARE ANCHE IN CHIAVE TRASPORTI
Al di là di come finirà la mozione, il problema sollevato dai consiglieri milanesi non è privo di spunti di riflessione. I SUV sono da sempre sotto la lente d'ingrandimento di ambientalisti, media e di una parte della politica, tanto che spesso vengono chiamati in causa a sproposito in campagne che ben si prestano alla polemica facile. Allo stesso tempo c'è però un'innegabile tenenza generale del mondo dell'auto che non riguarda solo i SUV, ma tutti i veicoli di tutti i costruttori, di qualsiasi segmento e configurazione di carrozzeria: è il costante aumento delle dimensioni dei veicoli generazione dopo generazione.
Questa tendenza ha fatto sì che oggi una due volumi di segmento B qualsiasi superi in dimensioni e peso una berlina di segmento C di una quindicina di anni fa, tanto per fare un esempio. Le ragioni per cui questo avviene sono molteplici e chiamano in causa le normative per la sicurezza passiva (i requisiti per superare i famosi crash-test), le mutate esigenze di spazio e flessibilità degli automobilisti moderni, la dotazione di serie minima ormai ritenuta indispensabile e tanti altri piccoli aspetti che non è qui il caso di approfondire.
Il tutto è avvenuto in uno scenario urbano che ha visto gli spazi di aree di sosta, box privati e strade pubbliche rimanere sostanzialmente immutati, per cui lo spazio sottratto dal parco di veicoli circolante (mettiamo nel conto anche i mezzi pubblici, anch'essi sottoposti ad un "allargamento dimensionale" nel corso degli anni) è oggettivamente maggiore rispetto a quando le nostre città sono state progettate e costruite.
Non sappiamo se aumentare le tariffe per la sosta e penalizzare per l'ennesima volta gli automobilisti sia la strada giusta, ma siamo più propensi a credere che da parte delle amministrazioni locali sarebbe ora di cercare soluzioni veramente incisive per ripensare gli spazi urbani, recuperare seriamente le aree inutilizzate e modificare la conformazione dei centri abitati anche e soprattutto in funzione di una circolazione veicolare moderna. Una circolazione che non deve soltanto essere efficiente sotto il profilo ambientale, ma anche sicura per tutti i fruitori degli spazi cittadini senza danneggiare alcuna categoria.