Auto elettriche cinesi, i Governi UE divisi sui dazi
Il primo voto non vincolante sui dazi ha messo in luce i forti dubbi da parte di molti Paesi UE

Il tema dei dazi sulle auto elettriche cinesi continua a far discutere. Abbiamo visto di recente che l'industria europea è contraria alla scelta della Commissione Europea tanto che 31 associazioni tra cui, per il mondo automotive, ACEA, hanno chiesto a Bruxelles una politica commerciale ambiziosa e aperta a sostegno della competitività e della prosperità economica.
Contestualmente sono iniziate a trapelare alcune informazioni sul voto dei Paesi membri in merito ai dazi provvisori istituti dalla Commissione. Si tratta di una prima votazione non vincolante ma comunque influente visto che la Commissione ne dovrà tenere conto al momento di prendere la decisione definitiva. Stando a quanto riporta Reuters, ci sarebbe una profonda spaccatura tra chi è favorevole e chi no o ha forti dubbi.
I DUBBI SUI DAZI
Secondo il rapporto di Reuters, una dozzina di Paesi membri dell'UE avrebbe votato a favore dei dazi tra cui Italia, Spagna e Francia. Quattro Paesi si sarebbero detti contrari e undici si sarebbero astenuti tra cui Germania, Finlandia e Svezia.
Insomma, un voto che riflette i dubbi sulla validità della scelta della Commissione che erano già emersi nel corso delle ultime settimane da una parte del mondo politico e da quello industriale. Si teme, infatti, che possa scoppiare una "guerra commerciale" con Pechino, con ovvie conseguenze per l'economia dell'Unione Europea.
I prossimi mesi saranno quindi fondamentali per capire cosa succederà e se i dazi da provvisori diventeranno definitivi. Va detto che la Germania rivestirà un ruolo molto importante in tutta questa vicenda. Per ora si è astenuta ma sappiamo bene che, in realtà, la sua posizione sui dazi è contraria. Non per nulla il Governo tedesco si era già mosso per trovare una mediazione con la Cina. Del resto, le aziende automotive tedesche hanno forti interessi in Cina e un'eventuale guerra commerciale potrebbe avere conseguenze molto pesanti.
Con l'obiettivo di trovare un compromesso, la Commissione Europea ha fatto sapere che potrebbe prendere in considerazione l'applicazione di tariffe doganali più basse per i modelli BMW, MINI e Volkswagen prodotti in Cina. In ogni caso, la Commissione proseguirà le sue indagini per altri tre mesi. Se continuerà a ritenere la necessità dell'applicazione dei nuovi dazi, si terrà una votazione finale dopo la quale la proposta tariffaria della Commissione Europea sarà adottata a meno che non vi sia una maggioranza qualificata contraria.
Visto il risultato della prima votazione non vincolante non è detto che la Commissione alla fine sia in grado di riuscire a fare approvare i dazi, soprattutto se la Germania dovesse opporsi e sappiamo bene quanto questo Paese sia influente all'interno dell'UE.