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Vulcan Energy, via alla produzione di litio in Germania

Vulcan Energy sta raccogliendo fondi per il suo primo impianto industriale su larga scala che inizierà le attività nel 2026

Vulcan Energy, via alla produzione di litio in Germania
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 apr 2024

In Europa si sta lavorando per andare a creare una catena di fornitura europea di materie prime per le auto elettriche, in particolare per la produzione di batterie. In questo modo, si punta a ridurre la dipendenza da Paesi come la Cina. Su questo fronte arriva un'interessante novità che riguarda Vulcan Energy, società che si occupa di produzione di litio e di cui abbiamo parlato diverse volte in passato.

Vulcan Energy ha comunicato di aver avviato la produzione di cloruro di litio nel suo sito che si trova nell’Alta Valle del Reno, in Germania. Si tratta di un passo fondamentale per arrivare a produrre idrossido di litio per batterie. Il cloruro di litio di Vulcan sarà convertito in idrossido di litio nel nuovo impianto dell'azienda a Francoforte nella seconda metà dell'anno.

L'azienda dispone di una concessione nella regione tedesca dell'Alta Valle del Reno dove estrae salamoia ricca di litio dal sottosuolo, utilizzando energia geotermica.

IL PROGETTO

Il progetto Zero Carbon Lithium avviato da Vulcan in Germania, grazie all'utilizzo di energia rinnovabile per l'estrazione e la produzione di idrossido di litio punta anche a ridurre le emissioni di CO2 nella filiera dei metalli per le batterie. Il via alla produzione è il risultato di un lavoro lungo 3 anni in cui si sono svolti test di laboratorio e all'interno dell'impianto pilota di Vulcan. La società afferma che i risultati iniziali sono positivi visto che ha ottenuto un’efficienza di estrazione del litio costantemente superiore al 90%.

Vulcan Energy sta raccogliendo fondi per il suo primo impianto industriale su larga scala, con una produzione annua prevista di 24.000 tonnellate di idrossido di litio, equivalente, evidenzia la società, a 500.000 veicoli elettrici, che sarà messo in servizio entro la fine del 2026. In questo modo, l'azienda potrà fornire alcune grandi case automobilistiche con cui ha già stretto accordi. Ricordiamo, per esempio, Stellantis e Renault.

Inoltre, l'azienda aiuterà l'Unione Europea a raggiungere i suoi obiettivi di produzione e riciclo delle materie prime per la transizione.

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