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De Meo all'UE: i costruttori non possono realizzare da soli la transizione ecologica

Il presidente di ACEA chiede all'UE una piano concreto ed ambizioso per supportare l'industri automotive ad affrontare la transizione ecologica

De Meo all'UE: i costruttori non possono realizzare da soli la transizione ecologica
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 11 apr 2024

Poche settimane fa, Luca De Meo aveva inviato una lettera ai politici europei chiedendo un piano concreto per l'Unione Europea, una maggiore cooperazione per affrontare tutte le sfide tecnologiche e geopolitiche del momento. Adesso, il manager italiano nelle sue vesti di presidente di ACEA, torna a rivolgersi ai politici europei sottolineando che c'è bisogno di un solido accordo industriale per realizzare il Green Deal.

De Meo ha partecipato ad una tavola rotonda insieme a 13 amministratori delegati del settore automotive e al commissario per il Clima, Wopke Hoekstra. Appuntamento che è stato preceduto da un incontro con Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. In questi incontri, il manager italiano ha ribadito che le case automobilistiche non possono realizzare da sole la transizione ecologica.

Le case automobilistiche dell’UE sono fortemente impegnate nella decarbonizzazione, e hanno investito oltre 250 miliardi di euro nell’elettrificazione, ma non possiamo realizzare questa transizione da soli. L’Europa deve creare le condizioni per la competitività e la domanda di mercato di veicoli elettrici. Queste condizioni includono infrastrutture di ricarica e rifornimento dell’idrogeno, una fornitura sufficiente di materie prime critiche, un migliore accesso ai finanziamenti e incentivi di mercato. In altre parole, una strategia industriale olistica sarà la chiave per realizzare le ambizioni green dell’Europa.

Come sottolinea ACEA, l'industria automobilistica, uno dei settori più importanti dell'economia dell'UE, si trova a un bivio critico poiché sta compiendo la sua più grande trasformazione dell'ultimo secolo, accelerando per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2.

L'associazione aggiunge che i produttori e i fornitori automobilistici vogliono mantenere la produzione in Europa, mantenendo posti di lavoro e investimenti nella regione. Tuttavia, attualmente stanno affrontando una “tempesta perfetta” di feroce concorrenza globale per risorse critiche, finanziamenti, investimenti e clienti, aggravata dall’aumento dei costi di esercizio, da un panorama geopolitico in radicale cambiamento e da un mercato dei veicoli elettrici che è lungi dall’essere maturo. Date queste sfide complesse, l’Europa deve rafforzare la propria competitività e costruire un business case più solido per la transizione verde e digitale dell’industria automobilistica.

Il settore automobilistico europeo invita quindi i politici europei a intraprendere azioni ambiziose per affrontare queste preoccupazioni.

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