Euro 7, alcune grandi città europee chiedono uno standard più severo

I Paesi dell'Unione Europea sembrano orientati verso una revisione delle regole del nuovo standard Euro 7 per renderle meno stringenti. Come abbiamo visto, il Consiglio Europeo ha approvato una proposta più soft che, sostanzialmente, punta a mantenere i limiti previsti da Euro 6. Un percorso che non è comunque concluso visto che manca ancora il voto del Parlamento Europeo. Adesso, però, è spuntata una novità interessante.

Diverse grandi città dell'Unione Europea non intendono sposare la linea dei Governi. Infatti, un documento promosso dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo chiede di inasprire i limiti di Euro 7. Questo documento è sostenuto anche da Roma, Bruxelles, Zagabria, Krizevci, Bordeaux, Montpellier, Besançon e Lione.

IL DOCUMENTO

Come riporta la stampa francese, i firmatari ritengono che la proposta adottata dai Paesi membri dell'UE a fine settembre 2023 "rappresenti una regressione e una mancata integrazione degli standard dell'Oms sulla qualità dell'aria e sulle emissioni dei veicoli a motore”.

Noi, rappresentanti delle grandi città europee che concentrano il 75% della popolazione europea, non possiamo accettare un simile rifiuto e un tale scandalo. 

Invece di costringere questi produttori ad allinearsi a uno standard ambizioso, l'Europa si prepara ad allinearsi alle loro esigenze e ai loro interessi. Rifiutare di inasprire lo standard ci condannerebbe a subire le emissioni di questi veicoli fino al 2050.

Se venisse adottata, la normativa Euro 7 darebbe una licenza a inquinare e quindi a uccidere svincolandosi dalle norme dell'Oms. Questo sarebbe un nuovo scandalo di sanità pubblica su scala europea.

Per questo, i firmatari chiedono che sia approvato uno standard ambizioso, in linea con quello fissato dall'OMS. Il documento avrà un qualche effetto nell'iter di approvazione di Euro 7? Lo capiremo molto presto visto che tra poche settimane il Parlamento Europeo dovrà esprimersi sul nuovo standard.