Salvini: stop alle endotermiche nel 2035? "Nessuna corsa"
La Germania punta sui carburanti alternativi

Lo stop alla vendita delle nuove auto endotermiche dal 2035 rimane al centro del dibattito dei Paesi europei. Oggi si è tenuto a Stoccolma il Consiglio informale dei Ministri dei Trasporti UE a cui ha partecipato, in rappresentanza dell'Italia, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Incontro dove, tra le altre cose, si è discusso anche degli obiettivi del 2035 per il settore dei trasporti.
Il Governo italiano, lo sappiamo, intendere provare a convincere l'Unione Europea a "rallentare" il processo di transizione oltre a fare adottare un approccio più "tecnologicamente neutrale". Nel suo discorso, il ministro ha spiegato ai colleghi europei che la "transizione ecologica va incentivata e accompagnata" ma ha poi aggiunto che il "diritto alla mobilità va garantito a tutti, pensando in particolare a chi non può permettersi di acquistare un’auto elettrica".
E sempre sul tema dello stop alla produzione delle auto a benzina e diesel, Salvini ha spiegato che è determinante il fattore tempo.
Sull’obiettivo finale siamo tutti d’accordo, ma correre eccessivamente rischia di produrre l’effetto contrario.
Infatti, il ministro ha aggiunto che mettere fuori legge in pochi anni le endotermiche non aiuta l'ambiente ma, invece, arricchisce la Cina.
Ambiente più pulito sì, è interesse di tutti, ma senza far perdere il lavoro a milioni di persone. Ho portato forte la voce dei lavoratori e degli imprenditori italiani qui a Stoccolma, nel cuore dell’Europa insieme agli altri ministri. Va bene la transizione ambientale, su cui anche l’Italia sta spendendo miliardi, ma senza mettersi mani e piedi in braccio alla Cina. Solo elettrico significa un enorme regalo alla Cina e significa perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro in Italia. La transizione ecologica va accompagnata senza multe e senza divieti, mettere fuori legge fra pochi anni le auto a benzina e diesel è una follia che non aiuta l’ambiente e arricchisce la Cina.
LA GERMANIA PUNTA SUGLI E-FUEL
Non c'è solo l'Italia a voler cambiare gli obiettivi del 2035 dell'Unione Europea. La Germania, invece, ha chiesto all'UE di introdurre una norma che permetta di poter continuare a commercializzare i veicoli endotermici alimentati da e-fuel anche dopo il 2035. Il segretario di Stato per i trasporti, Michael Theurer, ha commentato:
La Commissione dovrebbe presentare una proposta sulle modalità di utilizzo degli e-fuel o sull'uso dei motori a combustione che funzionano con carburanti neutri dal punto di vista climatico.
Arrivando al vertice che si è tenuto a Stoccolma, Theurer ha affermato che la Germania è convinta che i veicoli elettrici a batteria siano una "strada da percorrere" ma non l'unica.
Abbiamo bisogno della tecnologia dell'idrogeno e anche degli e-fuel, soprattutto nei camion e nel settore dei trasporti pesanti.
Insomma, per Theurer vanno bene le auto elettriche ma solo se contestualmente all'utilizzo di altre tecnologie. La posizione della Germania sugli e-fuel non è certamente nuova. In questo caso è probabilmente un preciso riferimento alla clausola di salvaguardia del 2026 decisa a livello europeo, quando si dovranno verificare i progressi compiuti verso gli obiettivi del 2035 e valutare un eventuale utilizzo di tecnologie alternative.