Cerca

L'allarme di Motus-E, a rischio i fondi del Pnrr per le colonnine di ricarica

Serve un intervento urgente da parte del Governo per non sprecare i fondi a disposizione per le colonnine

L'allarme di Motus-E, a rischio i fondi del Pnrr per le colonnine di ricarica
Vai ai commenti 16
Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 25 gen 2023

Il Governo ha da poco sbloccato oltre 700 milioni di euro del Pnrr che serviranno alla realizzazione di oltre 21 mila nuove colonnine in Italia entro il 2025. Una notizia che era stata accolta positivamente visto che sulla carta permetterà di accelerare la realizzazione di un'infrastruttura capillare per la ricarica delle auto elettriche nel nostro Paese. Tuttavia, su questa tema Motus-E ha lanciato un allarme.

Infatti, questi fondi rischiano di diventare inutilizzabili senza un rapido intervento del Governo sulle misure attuative.

I criteri e le modalità per l’impiego delle risorse, infatti, risultano per diversi aspetti inapplicabili nella pratica, mettendo a rischio l’obiettivo di installare con i finanziamenti Ue oltre 21.000 nuovi punti di ricarica per i veicoli elettrici.

BIOSOGNA FAR PRESTO

Motus-E ha dunque evidenziato una serie di problematiche che metterebbero a rischio questo importante progetto per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. Il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, ha commentato:

Le scadenze indicate per la presentazione dei progetti sono inconciliabili con i tempi necessari per il via libera alle infrastrutture da parte delle amministrazioni locali. Senza una modifica urgente o la creazione di una ‘fast track’ autorizzativa, potrebbe essere letteralmente impossibile usare i fondi a disposizione. Abbiamo già segnalato in passato questo problema e siamo a completa disposizione per ragionare subito su una soluzione insieme ai ministeri e agli enti coinvolti.

Per Francesco Naso, il tempo a disposizione per intervenire è poco. Tuttavia, l’esecutivo "ha tutti gli strumenti e le competenze per risolvere il problema e garantire un utilizzo efficace delle risorse messe a disposizione dalla Commissione Europea". Un altro tema su cui Motus-E punta il dito è quello delle location in cui i punti di ricarica dovranno essere realizzati. Attualmente, infatti, la normativa premia l'installazione presso le aree di servizio dei carburanti. Per l'associazione si tratta di un approccio disallineato rispetto alle reali esigenze degli automobilisti che guidano un'auto elettrica.

Chi guida un’auto elettrica sa bene che il suo utilizzo presuppone delle routine diverse dal passato. Tralasciando quelle domestiche, spesso durante le ricariche si fa altro, sfruttando le colonnine situate nei parcheggi presso gli uffici, le attività commerciali o quelle ludiche. Rimanere fermi in un benzinaio, generalmente sprovvisto di attività non-oil, non è sicuramente la soluzione migliore e più sicura per gli utenti, specialmente se il distributore si trova in zone isolate.

Dunque, Motus-E chiede un intervento urgente e mirato da parte del Governo per consentire di avviare le gare in modo efficiente e nei tempi prestabiliti, scongiurando una dispersione di risorse che il Paese di certo non può permettersi.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento