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Auto elettriche, continuano le trattative tra l'UE e gli USA sugli incentivi

Piccoli passi avanti in direzione di un possibile accordo

Auto elettriche, continuano le trattative tra l'UE e gli USA sugli incentivi
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 dic 2022

Nella giornata di ieri si è riunito l'EU-US Trade and Technology Council (TTC) nei dintorni di Washington. Si tratta di un organismo bilaterale in cui gli Stati Uniti e l'Unione Europea coordinano l’approccio su temi cruciali per il commercio, l’economia e la tecnologia. Nella riunione del 5 dicembre si è affrontato anche il tema molto caldo dell’Inflation Reduction Act (IRA).

Ne abbiamo parlato molte volte in passato. Si tratta di una legge voluta dal Governo Biden che, tra le altre cose, lega l'erogazione degli incentivi alle auto elettriche (credito d'imposta di 7.500 dollari) all'obbligo di assemblaggio dei veicoli sul territorio degli Stati Uniti. Inoltre, è necessario che tali vetture siano costruite con materiali critici che arrivano dagli Stati Uniti o da un Paese con un accordo di libero scambio con Washington.

Strategia che nasce per ridurre la dipendenza dalla Cina dell'industria automotive americana ma che va a penalizzare quella europea.

PICCOLI PASSI AVANTI

Normativa americana che è stata criticata più volte dagli organi europei che la giudicano discriminatoria. Dalla Francia era arrivata addirittura la proposta di "rispondere" con la stessa moneta, cioè di legare gli incentivi alla produzione europea.

Dal nuovo incontro del TCC sono emersi piccoli timidi passi avanti di un possibile futuro accordo tra Stati Uniti ed Unione Europea a cui sta lavorando un'apposta task force.

Abbiamo inoltre fatto il punto sui lavori della task force UE-USA dedicata all'Inflation Reduction Act e preso atto dei progressi preliminari compiuti. Riconosciamo le preoccupazioni dell'UE e sottolineiamo il nostro impegno ad affrontarle in modo costruttivo. Sottolineiamo il ruolo del TTC nel raggiungere questo obiettivo e nel sostenere una transizione verde di successo e di reciproco sostegno con catene di approvvigionamento forti, sicure e diversificate a vantaggio di imprese, lavoratori e consumatori su entrambe le sponde dell'Atlantico.

Sembra, dunque, che gli Stati Uniti e l'Unione Europea vogliano arrivare ad un compromesso. Per il momento, però, non ci sono indicazioni precise di come potrebbero essere formulate le correzioni. Per il segretario di Stato americano Antony Blinken ci sono stati progressi su questioni chiave e si dice fiducioso che sia possibile risolvere le controversie con l'Unione Europea.

Un maggiore ottimismo ci sarebbe anche tra i vertici europei anche se non è chiaro quando si riuscirà a trovare un accordo.

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