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Multe auto, rischio stangata da gennaio 2023 per l'inflazione. Appello al Governo

Appello al Governo per evitare la stangata

Multe auto, rischio stangata da gennaio 2023 per l'inflazione. Appello al Governo
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 21 nov 2022

L'aumento dell'inflazione degli ultimi mesi potrebbe portare a delle conseguenze negative anche sul fronte delle multe. Il primo gennaio 2023, infatti, scatterà l'adeguamento biennale delle sanzioni come previsto dal Codice della Strada. Per calcolare l'aumento si farà riferimento al FOI, cioè all'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Si tratta di un indice elaborato da ISTAT su base mensile.

Ne avevamo già parlato all'inizio di settembre quando era stato lanciato un primo allarme su di una possibile "stangata" che arriverebbe in un periodo molto delicato sul fronte economico come ben sappiamo. Ma con l'aumento rapido dell'inflazione degli ultimi mesi, il rincaro potrebbe essere più pesante di quanto stimato inizialmente.

L'allarme è stato rilanciato da Simone Baldelli, già presidente della Commissioni parlamentare di inchiesta sui consumatori, all'interno di un'intervista con Milano Finanza.

Entro il primo  dicembre di ogni biennio, il Ministro della giustizia, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, e delle infrastrutture e dei trasporti, fissa i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1° gennaio dell'anno successivo.

Con l'inflazione che viaggia su valori a due cifre, Baldelli chiede al Governo e al Parlamento una norma che vada a bloccare questi aumenti.

Di questi tempi è già abbastanza difficile affrontare l’inflazione a due cifre. Chiedo al Governo e parlamento una norma per bloccare al più presto il sostanzioso aumento degli importi delle multe stradali previsto per le prossime settimane.

E parlando di aumenti, le stime parlano di rincari che potrebbero superare l'11%. L'appello di Baldelli è stato appoggiato dalle associazioni dei consumatori che a loro volta chiedono un intervento urgente da parte del Governo Meloni. Assoutenti, in particolare, attraverso il presidente Furio Truzzi ha commentato:

In Italia i comuni incassano ogni anno oltre 3 miliardi di euro grazie alle contravvenzioni, soldi che dovrebbero essere destinati alla sicurezza stradale coinvolgendo i cittadini, ma che spesso finiscono per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali. Ci aspettiamo che il Governo Meloni blocchi qualsiasi rincaro che andrebbe ad unico vantaggio di operazioni di cassa. Piuttosto si dissuadano i cattivi comportamenti estendendo il sistema della patente a punti anche alle infrazioni minori.

SI MUOVE QUALCOSA?

L'appello lanciato da Simone Baldelli ed appoggiato dalle associazioni dei consumatori sembrerebbe aver dato i primi frutti. Infatti, dal Ministero dei Trasporti fanno sapere di essere al lavoro per studiare le possibili soluzioni per evitare questa stangata. Non rimane che attendere per capire se ci sarà un reale intervento da parte del Governo.

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