Euro 7 ufficiale: lo stringente standard in vigore per le auto da luglio 2025
La proposta ora passa a Parlamento e Consiglio europeo.
La Commissione Europea ha presentato oggi la proposta per la definizione degli standard Euro 7 per la riduzione delle emissioni inquinanti generate dai veicoli e, in generale dal trasporto su strada – prima fonte di inquinamento atmosferico all'interno delle città. L'obiettivo è di raggiungere il livello di emissioni zero come previsto dal Green Deal europeo "mantenendo nel contempo i veicoli a prezzi accessibili per i consumatori e promuovendo la competitività dell'Europa".
UN PROBLEMA DA RISOLVERE ANCHE DOPO IL 2035
Con il nuovo standard, spiega la Commissione, sulle strade europee circoleranno auto, furgoni, camion e autobus meno inquinanti e la qualità dell'aria e la nostra salute ne trarranno beneficio.
La proposta affronta le emissioni dei tubi di scappamento, nonché dei freni e degli pneumatici. Contribuisce inoltre al raggiungimento dei nuovi più severi standard di qualità dell'aria proposti dalla Commissione il 26 ottobre 2022.
Euro 7 andrà a ridurre l'inquinamento dei mezzi stradali che inevitabilmente sarà un problema contro cui combattere anche dopo il 2035, anno a partire dal quale tutte le auto e i furgoni venduti in Unione Europea saranno a zero emissioni di CO2. La Commissione stima che nel 2050 ancora un'auto su cinque e più della metà dei mezzi pesanti emetterà ancora inquinanti dal tubo di scappamento. "Anche le auto elettriche causano inquinamento dai freni e dalle microplastiche rilasciate dagli pneumatici".
La proposta della Commissione passerà ora al Parlamento Europeo ed al Consiglio per l'approvazione finale e la successiva adozione da parte dei Paesi membri.
COSA SUCCEDE CON EURO 7
- Cosa cambia: Euro 7 sostituisce e semplifica le regole sulle emissioni per auto e furgoni (Euro 6) e camion e autobus (Euro VI)
- Su quali mezzi: leggeri (auto e furgoni) e pesanti (bus e camion) venduti in Unione Europea
- Solo benzina?: no, anche diesel, elettrico, fuel cell o combustibili alternativi
- Perché: volontà di adottare standard più rigidi per limitare le emissioni
- Quali emissioni: quelle previste da Euro 6/VI, ovvero NOx, CO, particolato, idrocarburi, metano, ammoniaca (camion e bus) + ammoniaca da auto e furgoni, formaldeide, ossido nitroso da bus e camion + particolati ultra fini da freni + microplastiche da pneumatici + durata batterie
- Come: attraverso sensori interni al veicolo
- Obiettivi: nel 2035 Euro 7 ridurrà le emissioni NOx del 35% rispetto a Euro 6 e del 56% rispetto a Euro VI. Il particolato da tubo di scappamento sarà ridotto del 13% da auto e furgoni e del 39% da bus e camion, il particolato dai freni sarà ridotto invece del 27%
- Quando: 1 luglio 2025 per auto e furgoni, 1 luglio 2027 per camion e bus
- Quanto costa al consumatore: tra 90 e 150 euro per auto e furgoni, 2.700 euro per autobus e camion. Sono stime, ovviamente. Ma ci saranno anche benefici, come il maggior valore di rivendita del veicolo
AMBITI DI APPLICAZIONE
- miglior controllo delle emissioni di tutti i nuovi veicoli estendendo la gamma delle condizioni di guida. Ad esempio, si prenderanno in considerazione i consumi fino a 45 °C e per brevi tratti coperti dai pendolari
- inasprimento dei limiti per le emissioni. Nel computo entrano ora nuovi inquinanti, come il protossido di azoto per i veicoli pesanti
- freni e pneumatici: limiti delle emissioni da freni e pneumatici per tutti i mezzi, anche quelli elettrici
- rispetto delle regole per più tempo: conformità per auto e furgoni fino a 200.000km e 10 anni di età, il doppio di quanto sia ora
- promozione della diffusione di auto elettriche regolamentando la durata delle batterie, così che possa aumentare la fiducia da parte dei consumatori
- possibilità digitali: Euro 7 garantisce che i veicoli non vengano manomessi, le emissioni saranno controllate tramite sensori interni al veicolo
PRIME REAZIONI A CALDO
- Ford: "la proposta rischia di minare i grandi progressi compiuti dall'Europa nel passaggio alla mobilità elettrica […] Non dovremmo dirottare risorse sulle tecnologie di ieri investendo invece sulle emissioni zero"
- ACEA: "il vantaggio di Euro 7 è molto limitato". Le date del 2025 e 2027 sono "non realistiche"
- Transport & Environment: i nuovi standard sono "sorprendentemente deboli".
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