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Parlamento Europeo, via libera alla normativa AFIR. Colonnine ogni 60 km

I Paesi membri dovranno presentare il loro piano entro il 2024

Parlamento Europeo, via libera alla normativa AFIR. Colonnine ogni 60 km
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 19 ott 2022

Il Parlamento Europeo ha votato e approvato con 451 voti favorevoli, 137 contrari e 54 astensioni il testo della normativa Alternative Fuels Infrastructure Regulation (AFIR), una delle componenti più importanti del pacchetto Fit for 55 voluto dalla Commissione Europea.

In pratica, si tratta della normativa che andrà a regolare la diffusione delle stazioni di rifornimento per auto, camion, treni e aerei alimentati da sistemi di alimentazione alternativi, a partire dall'elettrico e il Fuel Cell. Il Parlamento Europeo va dunque a confermare il testo che aveva ottenuto il via libera, un paio di settimane fa, dalla Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo.

BISOGNA SEMPLIFICARE LA RICARICA

Innanzitutto, i parlamentari europei hanno concordato di fissare degli obiettivi minimi nazionali sull’installazione di infrastrutture per i combustibili alternativi. Nello specifico, entro il 2024 ogni Paese membro dovrà presentare alla Commissione un quadro strategico nazionale per il raggiungimento di tali obiettivi.

E parlando della crescita dell'infrastruttura di ricarica, entro il 2026 le strade principali dell’UE dovranno avere almeno una colonnina di ricarica per auto elettriche ogni 60 km. Lo stesso requisito si dovrebbe applicare per camion e autobus elettrici sulle strade TEN-T principali e con stazioni più potenti. Il Parlamento ha previsto delle specifiche deroghe per le regioni ultraperiferiche, le isole non collegate alle reti energetiche continentali e le strade a traffico particolarmente ridotto.

Invece, per quanto riguarda l'idrogeno, i deputati suggeriscono di installare un maggior numero di stazioni di idrogeno lungo le strade principali dell'UE (ogni 100 km anziché ogni 150 km, come proposto dalla Commissione) e di farlo più rapidamente (entro il 2027 anziché entro il 2031).

Molto importante anche l'obiettivo di rendere più semplice il processo di ricarica delle auto elettriche e di quelle ad idrogeno.

L’utilizzo delle stazioni di ricarica accessibili al pubblico dovrebbe essere aperto a tutti gli utenti, indipendentemente dalla marca di automobile, in modo facile e non discriminatorio. Dovrebbe essere indicato un prezzo per kWh e per kg, conveniente e confrontabile con i prezzi medi. Inoltre, i deputati chiedono che entro il 2027 venga creato un punto di accesso europeo comune per i dati sui combustibili alternativi, in modo da fornire informazioni su disponibilità, tempi di attesa e prezzi dei combustibili alternativi in tutta Europa.

E, adesso, che succede? Dopo l’adozione dei mandati negoziali, il Parlamento è pronto ad avviare i negoziati con i governi UE. Il relatore dell'Alternative Fuels Infrastructure Regulation, Ismail Ertug, ha commentato:

Disponiamo al momento di 377.000 stazioni di ricarica nell'UE, ovvero la metà del numero che si sarebbe dovuto raggiungere se i Paesi UE avessero mantenuto le loro promesse. Per salvare il Green deal, dobbiamo affrontare questa strettoia della decarbonizzazione e realizzare rapidamente l'infrastruttura per i combustibili alternativi.

LE PRIME REAZIONI

Non si sono fatte attendere le prime reazioni al voto del Parlamento Europeo. ACEA, per esempio, ha accolto con favore il via libera alla nuova normativa. Tuttavia, per l'associazione non basta.

Siamo lieti che gli eurodeputati abbiano reso più ambizioso questo regolamento, aumentando gli obiettivi nazionali, sia per i punti di ricarica che per le stazioni di rifornimento di idrogeno, rispetto alla proposta della Commissione Europea. 

Dopotutto, le infrastrutture sono una parte essenziale dell'equazione di decarbonizzazione dei trasporti, insieme ai veicoli a emissioni zero a prezzi accessibili. 

Tuttavia, anche con questi obiettivi rafforzati, l’AFIR garantirà solo una rete minima di infrastrutture, che dovrà essere integrata dalle iniziative dei privati.

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