Guerra Ucraina, aumentano gli stop a produzione auto. Problemi con i fornitori
Diversi marchi hanno dovuto fermare la produzione di auto a seguito del problema della fornitura di componenti dall'Ucraina.

La terribile guerra che si sta svolgendo in Ucraina sta avendo conseguenze molto pesanti anche nel settore auto. Nei giorni scorsi avevamo avuto modo di vedere i primi effetti della crisi su questo settore. La situazione per i marchi, però, si è complicata ulteriormente e vengono colpite aziende già provate prima dalla pandemia e poi dalla crisi dei chip. In particolare, diversi grandi costruttori europei hanno dovuto fermare la produzione di auto a causa della mancanza di alcune componenti provenienti da fornitori che hanno delle fabbriche all'interno del territorio ucraino. Il problema riguarderebbe soprattutto la fornitura dei sistemi di cablaggio delle vetture.
Ovviamente, la situazione è in continua evoluzione. Se il conflitto dovesse durare ancora a lungo, i problemi potrebbero peggiorare. I fornitori, infatti, potrebbero impiegare mesi prima di riuscire ad aumentare la produzione della componentistica necessaria all'interno degli altri loro stabilimenti.
LE CONSEGUENZE SULLA PRODUZIONE
Facciamo un po' di esempi per capire cosa sta succedendo. Mercedes, per il momento, non chiuderà le sue linee produttive ma ha già fatto sapere che ridurrà la produzione di vetture in alcuni siti a causa della mancanza delle componenti. La casa automobilistica ha affermato che sta lavorando con i fornitori per trovare siti di produzione alternativi per le parti prodotte in Ucraina. Situazione molto più pesante per il Gruppo BMW. La prossima settimana, la produzione di veicoli negli stabilimenti BMW di Monaco e Dingolfing, entrambi in Germania, sarà interrotta, così come la produzione nello stabilimento Mini di Oxford, in Inghilterra. Anche la costruzione di motori nella fabbrica di Steyr, in Austria, sarà sospesa.
Porsche, invece, interromperà la produzione nel suo stabilimento di Lipsia, in Germania, sempre a causa di problemi alla catena di approvvigionamento derivanti dal conflitto in Ucraina. Lo stop durerà, almeno, fino alla fine della prossima settimana. In questo sito si costruiscono la Macan e la Panamera.
Anche Volkswagen ha dovuto mettere in pausa le attività di produzione dei suoi stabilimenti di Zwickau, Dresda e Wolfsburg, in Germania, e di Poznan e Wrzesnia, in Polonia. Questi sono solo alcuni esempi di quello che stanno affrontando i costruttori alle prese con la mancanza di forniture di componenti provenienti dalle fabbriche in Ucraina. A tutto questo bisogna aggiungere lo stop alla produzione delle fabbriche presenti in Russia di alcuni marchi automobilistici.
Non bisogna poi dimenticare che dalla Russia arrivano importanti materiali per le auto tra cui il nichel che serve per le batterie delle auto elettriche. Uno scenario, dunque, estremamente complesso che potrebbe portare all'aumento dei prezzi di tali componenti con il conseguente aumento del costo delle auto. Difficile capire come evolveranno queste problematiche visto che tutto dipenderà da come evolverà il conflitto.