Recovery Fund, 80 miliardi sulla decarbonizzazione: si punta sull'idrogeno
Grazie al Recovery Fund, l'Italia investirà 80 miliardi di euro nella decarbonizzazione; si punterà sull'idrogeno, sulla mobilità sostenibile e su altri settori.

80 miliardi di euro, questa è la cifra che l'Italia grazie al Recovery Fund investirà in 5 anni per portare avanti una serie di progetti che permetteranno di accelerare il processo di decarbonizzazione. Questa importante novità arriva direttamente dal Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che nella giornata di ieri ha parlato di questo tema con l’Inviato Speciale per il Clima del Presidente degli Stati Uniti, John Kerry.
Anche se i dettagli precisi ovviamente non sono stati svelati, grazie ai fondi che arriveranno attraverso il Recovery Fund si punta ad una riduzione del 55-60% delle emissioni entro il 2030. Saranno effettuati investimenti massicci in nuove tecnologie e sarà data una forte spinta all’idrogeno verde e blu. I fondi permetteranno anche di trasformare radicalmente il settore dell'acciaio in senso sostenibile. Inoltre, si punterà anche su:
- mobilità e trasporti sostenibili
- autoproduzione di energia nel settore agricolo
- accrescimento del contributo dell’agricoltura al contrasto del cambiamento climatico
- rilancio della riforestazione quale strumento nell’ottica di carbon capture
- varo di un ambizioso programma di monitoraggio delle criticità del Paese con un sistema innovativo di osservazione integrato tramite satelliti, sensori a terra e droni
Il Ministro ha poi sottolineato l'importanza della collaborazione dell'Europa con l'America per la lotta contro il cambiamento climatico.
L’approccio glocal induce a spingere per la presa di coscienza del legame tra azioni e sforzi locali da un lato e benefici globali dall’altro, elevando clima e ambiente a beni comuni riconosciuti universalmente, a beneficio di tutti e soprattutto delle future generazioni, in una logica di pianeta sano e di giusta transizione.
Infine, il Ministro ha confermato nella telefonata con John Kerry che l'Italia si è già dotata di una strategia a lungo termine per la neutralità climatica al 2050. Su questo fronte maggiori novità dovrebbero arrivare durante il G20 di Napoli e il PRE COP di Milano. Le premesse sono interessanti ma per giudicare ovviamente servono i dettagli dei progetti che l'Italia intende portare avanti.