Auto elettriche: il Coronavirus potrebbe frenarne gli investimenti | Studio
Secondo uno studio di Deloitte, tra gli effetti dello shock economico dovuto dalla pandemia da Coronavirus ci sarebbe quello di una riduzione degli investimenti sulle auto elettriche.

Che la tendenza del mondo dell'auto sia quella di spostarsi verso la mobilità elettrica è un dato assodato. Tuttavia, lo scoppio della pandemia da Coronavirus ed il contestuale shock economico potrebbero spingere le case automobilistiche a rallentare i loro investimenti in questo specifico settore nel breve periodo. Questo è quanto emerge da un'analisi di Deloitte che ha voluto quantificare l'impatto dell'emergenza sanitaria sul settore dell'automobile.
Secondo lo studio, per superare la crisi e per rilanciare il settore potrebbe essere importante far slittare gli attuali target di riduzione delle emissioni di CO2 per "far respirare" i costruttori. La ricerca evidenzia numeri estremamente negativi per il mercato auto. A livello globale si stima nel 2020 un crollo della produzione di veicoli leggeri pari a circa 11 milioni di unità. Si passerebbe da 88,9 milioni prodotti nel 2019 a 77,9 milioni, con calo di 2,2 milioni di veicoli prodotti in Nord America e di quasi 3 milioni in Europa.
In Italia, per esempio, a marzo c'è stato un crollo dell'85% delle immatricolazioni e l'emergenza potrebbe non finire presto e durare altri 4-6 mesi. Parlando del mercato elettrico, il blocco della produzione in Cina che è il Paese in cui si producono il maggior numero di batterie per i veicoli elettrificati, avrà certamente degli importanti effetti sulla filiera internazionale, con un aumento dell'incertezza sulle tempistiche di trasformazione del settore e sulle stime per il 2020. Deloitte poi evidenzia un altro aspetto importante e cioè che la mancanza d liquidità potrebbe far slittare alcuni piani dei costruttori visto che gli investimenti sullo sviluppo delle auto elettriche sono molto ingenti.
A tutto questo si aggiunge il fatto che le auto elettriche presentano prezzi di listino elevati. Visto il momento di grande incertezza economica, molte persone potrebbero decidere di rinviarne l'acquisto in attesa di tempi migliori. Inoltre, il mercato auto elettriche è ancora marginale e quindi per rivitalizzare il settore delle 4 ruote è molto probabile che governi ed imprese puntino sopratutto sulle auto più tradizionali, cioè quelle a benzina e diesel. Comunque, il mercato auto elettriche mantiene notevoli potenzialità di sviluppo in un’ottica di lungo periodo, dato che cresce la preferenza dei consumatori per auto più ecologiche, soprattutto in Italia, dove l’interesse per i veicoli ibridi/elettrici sale al 71%.
Giorgio Barbieri, Partner Deloitte e responsabile italiano per il settore Automotive, ha così commentato questa situazione:
Il passaggio dei Paesi più avanzati verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è un processo irreversibile, ma la complessità della tecnologia legata allo sviluppo della mobilità elettrica richiede enormi investimenti pluriennali, oggi poco compatibili con la contrazione dei margini di profitto e la crisi di liquidità delle imprese. A questa possibile contrazione degli investimenti, vanno aggiunti anche gli effetti dello slittamento del lancio di nuovo modelli elettrici, dovuti anche al rinvio dei principali eventi di settore.