Android Automotive OS debutta sull'elettrica Polestar 2

02 Maggio 2019 24

Da diversi anni Google sta lavorando sull'implementazione di un sistema operativo per auto capace di offrire un'esperienza d'uso che vada oltre ciò che già è disponibile con Android Auto, che altro non è che la trasposizione (il mirroring) delle app presenti sul proprio smartphone sul display del veicolo. Android Automotive OS vuole dunque mettere a servizio degli automobilisti una serie di funzionalità tramite applicazioni sviluppate ad hoc, create cioè espressamente per le auto e che non necessitano di uno smartphone connesso.

La base è sempre Android, ma il suo funzionamento andrà ad integrarsi direttamente con l'auto, dialogando in maniera diretta con il mezzo di trasporto. La prima auto che integrerà la piattaforma sarà la Polestar 2, berlina elettrica di segmento D presentata da Volvo a fine febbraio, chiamata a fare concorrenza sul mercato alla Tesla Model 3.

Android Automotive OS offrirà un'esperienza completamente nuova per l'infotainment degli autoveicoli, i produttori potranno infatti plasmarlo per adattarsi alle diverse dimensioni dello schermo, scegliere tra diversi metodi di input e lavorare su tutta una serie di personalizzazioni a livello di interfaccia utente. Da oggi gli sviluppatori potranno lavorare per creare le prime applicazioni multimediali Android Automotive OS, che saranno dunque disponibili inizialmente sull'elettrica Polestar 2. Qui di seguito potete vedere alcuni screenshot:

Android Automotive OS

Il framework - lo stesso di Android Auto - viene così in aiuto degli sviluppatori, che potranno lavorare all'interno di un ambiente software familiare, in modo da adattare più velocemente le applicazioni. Android Automotive OS sarà collegato con il Play Store, tuttavia, per avere maggiori informazioni dovremo attendere l'inizio del Google I/O 2019 - a partire dal 7 maggio - durante il quale si svolgeranno diverse sessioni di apprendimento tramite Android Studio, che integrerà al suo interno l'emulatore per Android Automotive.


24

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
Diabolus

Certo che sì, e sicuramente ci sarà anche chi ascolta audiolibri in auto. È solo che mi è parsa una scelta insolita mettere a corredo quelle immagini di Google Books rispetto ad altre immagini molto più consuete per un uso automobilistico. Tutto qui!

Simone

Conosci quella cosa chiamata "audiolibri"?

Simone

Spiega

Simone

Ma... Google play Books in auto? Spero solo per gli audiolibri... Ahahaha

Giorgio

Mi sembra ovvio

Simone

... per qual motivo?

sopaug

eh appunto. Finalmente ci si libera di oem fatti coi piedi o cinesate after messe su per mancanza di alternative.

Diabolus

Concordo sul problema: l'hw di infotainment dovrebbe essere progettato per reggere almeno 3 distro e comunque essere facilmente sostituibile... tipo un tablet Andrioid ma fatto bene e ben supportato, per esempio!

Diabolus

Concordo, e infatti ho trovato stupefacente (in molti sensi...) vedere nelle immagini a corredo dell'articolo due schermate di... Google Books!?!?!?

Davide

In google manca la dote della sintesi..
Ha in circolazione 7 versioni del suo sistema operativo principale, poi due fork , One e Go, ora anche nel mondo auto porta due versioni del sistema..
O uno vive su hdblog o non ci capisce na mazza:D

Mako

cioè mai

provolinoo

Finalmente, speriamo diventi uno standard in poco tempo.

provolinoo

Ho 3 dispositivi Android TV in casa e funzionano perfettamente.

Nicolò Veronese

Nah, sarà solo per gli OEM. Come con Android Auto. Solo pochi eletti hanno modo di svilupparci.

Nicolò Veronese

Oltre all'ennesimo tentativo di google di nascondere il nome Android.

Ciò significa che il sorgente sarà chiuso come per Wear OS.

Peccato.

Giorgio

Quando le normative imporranno di togliere la TV dal cruscotto voglio vedere

Davide

spero che i produttori di hw considerino la vita media del veicolo pari a diversi anni ergo o si sostituisce il solo hw relativo all'infotainment o l'hw stesso dovrebbe reggere distro future.
Non so il motivo ma già sento puzza di bruciato.

Roberto

bastava anche android normale, solo con una interfaccia più grande e semplice... poi magari mettere una sezione nel play store per le app fatte apposta per le auto...

anche perchè in un auto può servire solo radio, lettore musicale, mappe, segnalatore autovelox, anche se non si usano più di tanto, mettici anche un visualizzatore di immagini e di video/TV, Torque o simili, meteo, google e simili, rubrica, calendario sincronizzati con il telefono.

sopaug

esatto. Solo che finalmente lo si farà bene e in maniera nativa senza middleware, reverse engineering sui protocolli proprietari e menate varie, e magari con aggiornamenti di sicurezza e di funzionalità senza dover sperare in rom su xda

CAIO MARIOZ

In questo modo viene meno l’esistenza di Android Auto, che sarà relegato alle vecchie auto non dotate di Android Automotive OS,

ottima notizia

Un sistema nativo è certamente migliore di un mirroring USB o Wi-Fi

ice.man

praticamente quello che da anni fanno le autoradio cinesone basate su Android e connesse all'autovettura tramite ODB2 e altri connettori piu o meno proprietari

gioboni

Mi auguro vivamente che il risultato sarà mooooolto migliore di quanto fatto con Android TV.

Bob Malo

Mercedes e company faranno meglio a non oziare se intendono portare avanti i loro sistemi proprietari come MBUX ecc. perché se è vero che Mercedes abbia fatto un gran lavoro creando quanto di meglio sia disponibile sul mercato e anche vero che in ricerca e sviluppo sw, Mercedes, può solo sognare il know-how di un colosso come Google.

mrfeel

Avranno messo almeno 32GB di RAM?

Auto

Ferrari, per le strade della Sardegna guidando una Roma Spider

Auto

Fiat 600e, ecco come va il nuovo B-SUV elettrico | Video

Auto

Fiat 600, ecco la versione ibrida: motori e prezzi

Auto

Peugeot E-3008 ufficiale, il SUV elettrico da 700km di autonomia arriva a febbraio 2024