Cerca

Autostrade per l'Italia riaccende i Tutor: accolto il ricorso in Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato da Autostrade per l'Italia (ASPI) dopo la sentenza di appello che imputava ad ASPI la violazione del brevetto della società Craft in merito ai Tutor, i dispositivi per il controllo della velocità media installati sulla rete autostradale.

Autostrade per l'Italia riaccende i Tutor: accolto il ricorso in Cassazione
Vai ai commenti 414
Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 16 ago 2019

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato da Autostrade per l'Italia (ASPI) dopo la sentenza di appello che imputava ad ASPI la violazione del brevetto della società Craft in merito ai Tutor, i dispositivi per il controllo della velocità media installati sulla rete autostradale.  

Autostrade per l’Italia desidera informare la pubblica opinione e gli automobilisti che la Corte di Cassazione ha ritenuto del tutto infondati i motivi per i quali la Corte di Appello di Roma in data 10 aprile 2018 aveva ritenuto che il sistema di controllo della velocità media, cosiddetto Tutor, violasse le norme relative alla proprietà intellettuale della società Craft e dovesse essere rimosso. 

Ti potrebbe interessare

In queste ore ASPI sta già provvedendo a riattivare le squadre per la reinstallazione e il ripristino dei Tutor: la riaccensione di questi dispositivi avverrà in tempi brevi – la società parla di 1.000 km di copertura entro il weekend del controesodo estivo – consentendo alla Polizia Stradale di potenziare i controlli già presenti sulla rete tramite l'attuale sistema SICVe-PM, introdotto a luglio 2018.

L'esito positivo (per ASPI) del ricorso in Cassazione arriva dopo 4 sentenze a favore di Autostrade per l’Italia, che in un comunicato ha voluto ricordare come il sistema Tutor fosse stato sviluppato e finanziato per decine di milioni di euro dalla società e affidato in comodato gratuito alla Polizia Stradale: 

La sentenza della Cassazione dimostra la correttezza del comportamento di Autostrade per l’Italia e la non brevettabilità di sistemi matematici noti, facendo giustizia delle accuse rivolte alla società e riprese anche da alcune popolari trasmissioni televisive. La sentenza dimostra inoltre la determinazione di ASPI ad operare nel rispetto delle regole e a tutela della sicurezza stradale.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento