Volkswagen dice addio al Maggiolino: galeotto fu l'elettrico
Addio al Maggiolino, il modello più iconico di Volkswagen lascerà spazio a Golf e ID.3
Volkswagen si prepara a dare l'ultimo saluto al suo Beetle, modello iconico che ha segnato di fatto la prima delle tre fasi della storia del Costruttore tedesco. La produzione del veicolo, terminerà oggi, 10 luglio 2019, dopo che nel 2018 la divisione nord-americana di Volkswagen, che proprio nel Nuovo Continente si occupa della produzione di tutti gli esemplari di questo modello globale, aveva annunciato il lancio della Final Edition di Volkswagen Beetle.
Nato nel 1937 come incarnazione del concetto di Auto del Popolo – Volkswagen, appunto – per volontà dell'allora cancelliere Adolf Hitler, il Typ 1 Kafer – in Italia Maggiolino – si smarca ben presto dalla sua origine nazista diventando un oggetto di design conclamato in tutto il mondo, ma anche un prodotto industriale efficace e coerente con la propria funzione: motorizzare la Germania con un mezzo di trasporto spazioso e dal prezzo accessibile alla classe media.
Disegnato da Ferdinand Porsche il Maggiolino ha una linea iconica, ispirata evidentemente alla forma del coleottero da cui prende il nome, e prevede uno schema meccanico tradizionale per l'epoca: motore posteriore boxer raffreddato ad aria e trazione posteriore. La prima generazione viene prodotta in Germania fino al 1978, quando viene sostituita dalla Golf. La sua vita commerciale prosegue nei Paesi in via di sviluppo, con produzione in Messico nello stabilimento di Puebla e in diverse altre località. Nel 2003 termina la produzione della prima generazione, dopo 65 anni e 21 milioni di esemplari costruiti.
Nel frattempo – era il 1997 – Volkswagen New Beetle è il primo esempio significativo di "revival" nel mondo dell'auto: la meccanica è quella della Golf 4 (compreso il motore diesel TDI) ma il design riprende, in chiave moderna, quello del mitico Maggiolino. Si tratta di un successo mediatico, ma non altrettanto dal punto di vista commerciale. In Volkswagen decidono comunque di rinnovarlo nel 2011 sulla piattaforma di Volkswagen Golf 6, affinandone il design e posizionandolo come coupé sportiveggiante. L'ultimo esemplare di questa serie, che uscirà oggi dallo stabilimento di Puebla, verrà conservato nel Volkswagem Museum nei pressi del sito produttivo.
Il motivo dell'addio è presto detto: Volkswagen è al momento protagonista di un processo di rinnovamento all'insegna dell'elettrificazione, e un modello puramente "emozionale" come Beetle non rientra nei suoi piani, almeno per il momento. Diversi rumor che si sono susseguiti nel corso degli ultimi mesi-anni indicherebbero l'intenzione di Volkswagen di sfruttare la piattaforma MEB per realizzare una Beetle "3.0" a zero emissioni, in grado di coniugare il lato emozionale con quello razionale e sostenibile dell'elettrico. E lo stesso CEO di Volkswagen of America non esclude questa opzione.
Al momento, tuttavia, la priorità è tutta sul lancio della famiglia di elettriche ID, capitanata da Volkswagen ID.3, già preordinabile e prevista al debutto a settembre. Sarà proprio questa la vettura ad inaugurare la terza fase della storia di Volkswagen, dopo la seconda che era stata aperta nel 1974 dalla Golf.