I semafori diventano smart: a Vienna sanno quando il pedone intende attraversare
Con la soluzione implementata in Austria l'attesa sarà più breve e meno snervante.
Quello del semaforo è un “problema” di lungo corso: dalle lunghe attese nella speranza che prima o poi compaia l’omino verde (“AVANTI”, c’era scritto una volta) si è passati alla chiamata col pulsante (v. immagine a lato) e al countdown (in Italia è arrivato solo a inizio 2018), e solo negli ultimi anni sono state sviluppate tecnologie integrate alle auto che permettono al veicolo di interagire con i semafori per sfruttare l’onda verde che riduce i tempi di percorrenza (e riduce l’impatto sull’ambiente grazie al traffico più fluido). Di esempi ce ne sono diversi: citando gli ultimi in ordine di tempo, ricordiamo la tecnologia Audi Traffic Light Information che entrerà in opera a luglio anche in Europa e V2X, Vehicle-to-Infrastructure realizzata da Jaguar Land Rover e provata a novembre su una F-Pace.
Lato “marciapiede” si può ancora fare qualcosa, così come dimostra la soluzione implementata dall’Institute of Computer Graphics and Vision della Graz University of Technology con l’installazione di un innovativo sistema di telecamere sui semafori agli incroci capaci di prevedere le intenzioni dei pedoni di attraversare la strada. Il progetto è stato commissionato dal Dipartimento Municipale 33 di Vienna, città in cui sono ben 200 i semafori dotati di pulsante di prenotazione.
Risultato di ricerche durate tre anni, il sistema è dunque in grado di capire tramite algoritmi quando una persona intende attraversare, riducendo così il tempo di attesa e minimizzando il rischio di passare da una parte all’altra della strada con il rosso (i semafori che hanno il rosso pedonale particolarmente lungo sono un incentivo ad attraversare prima che scatti il verde).
Non solo maggior sicurezza, ma anche più flessibilità: basti pensare ad esempio a un gruppo di persone, che dunque necessita di più tempo per completare l’attraversamento. Questo ottimizza il flusso del traffico e permette ai pedoni di attraversare senza pericoli e velocemente, senza perdita di tempo. La telecamera che rileva le immagini “prenota” il verde al posto nostro, ma se lasciamo l’area in prossimità del semaforo tale prenotazione viene cancellata. Si prospettano tempi duri per coloro che si divertono a prenotare il verde per scherzo senza attraversare…
Ed è proprio la videocamera montata sul semaforo il cuore dell’intero sistema: il campo visivo è superiore rispetto allo standard (solitamente di 2-3 metri, in questo caso siamo tra gli 8 e i 9 metri), e riconosce l’intenzione di attraversare in appena 1 secondo. Dopo 2 secondi viene “data conferma”, e la stima dell’intenzione si trasforma in effettiva prenotazione del verde pedonale.
Sembra semplice, ma il team universitario garantisce che così non è (e non è stato). I problemi maggiori hanno riguardato l’hardware da installare su ciascun semaforo, che deve essere potente e nel contempo di dimensioni limitate. In più, il sistema è stato ottimizzato per renderlo il più possibile affidabile ed efficiente.
E la privacy? Nessun problema, garantiscono: tutti i dati sono salvati in locale e “non lasciano il semaforo”. I primi esemplari li troveremo per le strade di Vienna nel 2020.
Credits immagini: Pixabay