Tesla: assicurazione auto più bassa grazie ad AutoPilot e a profili conducente reali
Novità sull'assicurazione RC auto di Tesla che sfrutterà la scatola nera e AutoPilot

L'assicurazione auto di Tesla si avvicina: anticipata il mese scorso e prevista per il debutto entro maggio, la polizza annunciata da Elon Musk inizia a prendere forma e arrivano nuovi dettagli. La notizia principale è che la proposta assicurativa del produttore andrà ad attingere ai dati di AutoPilot, segno che potrebbe non essere vincolata alla presenza dell'optional della guida autonoma ma piuttosto proposta a tutti sfruttando i dati che l'auto registra.
In questo modo Tesla avrà a disposizione una scatola nera i cui dati permetteranno di ridurre il costo per l'utente finale, perché sarà molto più facile calcolare il profilo di rischio di ogni singolo conducente. Considerata la quantità di dati registrata dalla vettura, previo consenso del conducente, è facile credere alle parole di Musk e alla promessa di costi inferiori, sia per le funzionalità di sicurezza attiva del sistema, sia per la facilità di profilazione del conducente.
Si parla anche di prezzi variabili in base all'utilizzo di AutoPilot, così da premiare chi lascia più spesso il controllo della vettura al computer, segno che Tesla crede molto nella sua tecnologia.
L'assicurazione di Tesla, come confermato dalla domanda inoltrata al California Department of Insturance, sfrutterà il flusso di dati della vettura per eliminare le inefficienze delle formule assicurative tradizionali e livellerà l'offerta anche in base al livello di autonomia del veicolo, segno che si guarda anche ai futuri upgrade del sistema AutoPilot.
La proposta di Tesla ha scatenato anche le risposte degli scettici, a partire da Warren Buffet: l'imprenditore è d'accordo riguardo la necessità e la validità, per il mondo delle assicurazioni, di utilizzare i dati dei conducenti, ma non crede che un produttore possa lanciarsi con successo in questo mondo. Dubbi anche sul capitale necessario a garantire le coperture, specie se si considera che la complessità tecnologica dell'auto può portare ad alti costi di riparazione a fronte di danni apparentemente insignificanti, motivo per cui – finora – le assicurazioni per le Tesla hanno spesso raggiunto le vette più alte delle classifiche.
Un report del 2019, ad esempio, posizionava Tesla Model S al quindicesimo posto con una media annua di 3.300$, cifra vicina alla Nissan GT-R, la più costosa con i suoi 3.941 dollari.
Resta chiaramente il dubbio sui temuti cavilli: cosa succederà in caso di eccesso di velocità? Ci saranno penali da pagare e Tesla potrà rifiutarsi di rimborsare l'assicurato? Il profilo sarà basato solo sulla guida e sulla presenza di AutoPilot o si incroceranno le informazioni con i limiti della tratta percorsa e la posizione del veicolo al momento del sinistro?