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Da Seat un progetto per trasformare i rifiuti organici in bio metano

Seat promuove la mobilità a metano con un progetto che converte i rifiuti organici in biogas

Da Seat un progetto per trasformare i rifiuti organici in bio metano
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 10 apr 2019

Il Costruttore spagnolo Seat intensifica il proprio impegno nello sviluppo della mobilità a metano promuovendo Life Methamorphosis, un progetto per la trasformazione dei rifiuti organici in bio carburante pronto per essere utilizzato in tutti i modelli Seat alimentati a gas naturale, dalla piccola Mii con il 1.0 aspirato alle nuove Ibiza e Arona 1.0 TGI da 90 CV (QUI i prezzi e le caratteristiche), passando per la Leon 1.5 TGI da 130 CV (QUI prezzi e info del nuovo motore). Questo processo avviene in 3 fasi: riciclo, trasformazione, raffinazione e compressione.

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RICICLO: 1,5 KG DI UMIDO A PERSONA

Nella città di Barcellona, dove si svolgerà il progetto, ogni persona produce in media 1,5 kg di rifiuti organici al giorno. Questo significa 2,5 milioni di kg al giorno, di cui solo il 40% viene riciclato attualmente. Le potenzialità di questi numeri sono ben espresse da un dato: con tutti questi rifiuti si potrebbe produrre biometano sufficiente per consentire a 10.000 auto di percorrere 15.000 km all'anno. Una volta raccolto, l'umido organico viene trasportato presso lo stabilimento Ecoparc 2 (sempre a Barcellona): qui avviene la trasformazione dei rifiuti in biometano. 

TRASFORMAZIONE: 30 GIORNI PER IL BIOGAS

Come abbiamo visto lo scorso anno in occasione della prova di Volkswagen Polo TGI, la massa di rifiuti organici viene compostata in un digestore anaerobico, un cilindro alto 26 metri in grado di contenere 4.500 metri cubi di materiale: grazie all'assenza di ossigeno, in circa 30 giorni avviene il processo di decomposizione naturale dei rifiuti, il cui risultato è l'emissione di biogas composti al 65% di metano. Il prodotto solido della decomposizione diventa utile come fertilizzante, mentre il biogas viene sottoposto ad una raffinazione per rispondere ai requisiti qualitativi del metano per autotrazione. 

RAFFINAZIONE E COMPRESSIONE

Il biogas, contenente metano e CO2, viene "ripulito" dalle impurità e reso biometano con componente di metano al 90%, per ottenere la massima qualità. Successivamente, il biocarburante viene compresso con pressione superiore a 200 bar e stoccato nella rete (la composizione chimica è infatti la stessa del metano tradizionale). A questo punto, è possibile accedere alle stazioni di servizio per fare il pieno di gas naturale compresso (ci vogliono circa 3 minuti) e iniziare a guidare, consapevoli che l'utilizzo di questo carburante riduce le emissioni di CO2 – nell'ambito dell'economia circolare –  dell'80% rispetto alla benzina

Un ultimo spunto da Seat: se tutto il biogas dell'Ecoparc 2 fosse raffinato in biometano, ci sarebbe carburante a sufficienza per permettere ogni anno a 3.750 Seat Leon di fare il giro del mondo ogni anno. Attualmente, Seat sta testando l'utilizzo del biometano prodotto da rifiuti organici su 3 Seat Leon e 1 Arona per verificare l'effetto di questo carburante sui motori per non meno di 30.000 km ogni veicolo. 

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