BMW entra in Apollo, la piattaforma per la guida autonoma di Baidu
I partner lavoreranno per accelerare l'industrializzazione della piattaforma Apollo
Contemporaneamente alla partnership siglata da Audi e Huawei nell'ambito dell'auto connessa, nella giornata di ieri è stato firmato un altro importante Memorandum d'Intesa da parte di BMW Group e Baidu. L'accordo prevede che BMW Group entri a far parte del consiglio d'amministrazione di Apollo, la piattaforma open source per la guida autonoma sviluppata da Baidu.
I partner, che hanno dichiarato di condividere la stessa visione per il futuro della guida autonoma, lavoreranno con l'obiettivo comune di portare sul mercato cinese nuove esperienze di mobilità "sicure, convenienti e intelligenti". Da una parte BMW Group sta sviluppando diverse soluzioni di guida autonoma (dal livello 3 al livello 4/5, dunque totalmente automatizzata) su una piattaforma comune realizzata con il contributo di partner come Mobileye (Intel) e FCA e destinata a tutti gli OEM che ne faranno richiesta.
Apollo, dall'altro lato, è la piattaforma "open" che Baidu sta mettendo a punto per rendere la guida autonoma una tecnologia sicura e affidabile, ma anche semplice da produrre e caratterizzata da costi contenuti. Lanciato nel luglio del 2017, il progetto Apollo ha riunito 118 partner globali provenienti sia dal mondo dell'auto sia da quello tech. La condivisione del know-how di questi "attori" sta accelerando non di poco il processo di industrializzazione del progetto Apollo.
A circa un anno dall'avvio dello sviluppo, Apollo è già pronta per con un prodotto ingegnerizzato e industrializzato, che attualmente equipaggia vetture a guida autonoma all'interno di aree delimitate. Nel 2019 sarà invece introdotto un prototipo destinato a circolare all'interno di circuiti cittadini geo-localizzati, con industrializzazione nel 2020 anche senza localizzazione. Nel 2021, infine i tecnici Apollo si aspettano di poter iniziare i test senza conducente anche sulle strade a scorrimento veloce.
BMW Group e Baidu avevano già collaborato di recente nell'ambito dei veicoli connessi, e lo step successivo non poteva che essere incentrato sulla guida autonoma.