Nissan, nuove irregolarità sulle emissioni: 19 modelli coinvolti
Nissan ha confermato di aver misurato in maniera impropria i dati dei consumi e le emissioni di 19 modelli venduti in Giappone.
Nuova ondata di irregolarità sulle emissioni in casa Nissan. Dopo la vicenda emersa nell'ottobre scorso, che aveva portato al richiamo di 1,2 milioni di vetture, la casa giapponese afferma di aver misurato in maniera errata i dati relativi ai consumi e alle emissioni di 19 modelli commercializzati in Giappone. La notizia, giunta durante le indagini interne avviate dalla stessa Nissan, ha contribuito alla perdita del titolo in Borsa del 4,56% con le azioni che sono calate da 1.054 a 1.000 yen.
Secondo quanto affermato da Nissan al Ministero dei Trasporti del Giappone, nella maggior parte degli impianti i test sulle emissioni non corrispondono agli standard attualmente in vigore nel Paese. Le prove su alcune modelli sono state effettuate con velocità di guida, durata e condizioni climatiche differenti rispetto a quelle previste dalle normative. Tutti i veicoli prodotti, eccetto la GT-R, rispettano gli standard di sicurezza, pertanto non sarà necessario effettuare richiami.
"Questo è un problema serio e profondo per la nostra azienda. Ci rendiamo conto che la nostra consapevolezza riguardo la conformità rimane carente", ha dichiarato Yasuhiro Yamauchi, Direttore operativo Nissan. Sulla base dei dati disponibili, le prime manomissioni risalgono al 2013 e hanno coinvolto 10 dipendenti, anche se Yamauchi ha affermato che i dati più vecchi coinciderebbero con gli stessi errori di misurazione.
Ricordiamo che con la strategia Sustainability 2022, Nissan punta a ridurre le emissioni dei nuovi veicoli del 40% entro il 2022, oltre a migliorare la qualità dell'aria e a diminuire gli incidenti mortali grazie ai sistemi di assistenza alla guida (ADAS).