Tesla in perdita nel Q1 2018, ma la produzione riparte. Model Y nel 2020
Risultati del primo trimestre 2018, produzione Model 3 e info sul SUV Model Y
I risultati finanziari di Tesla nel primo trimestre del 2018 non rassicureranno di certo gli investitori, perché le perdite registrate nel Q1 ammontano a 784,6 milioni di dollari, a fronte di ricavi pari a 3.41 miliardi. Nello stesso periodo del 2017, con i ricavi a 2,7 miliardi, le perdite si erano limitate a 397,2 milioni.
Si è trattato di un trimestre particolarmente "caldo" per Tesla, alle prese con frequenti colli di bottiglia nella produzione della sua berlina elettrica da 35.000 dollari, la Model 3, una vera gatta da pelare per gli ingegneri di Palo Alto, i quali tuttavia sono riusciti, secondo quanto dichiarato dal report di Tesla, a regolarizzare i ritmi produttivi grazie ad una serie di stop programmati alla linea di montaggio.
Model 3: riparte la produzione
Prima dell'ultimo downtime avvenuto nel mese di aprile, Tesla è riuscita a sfornare 2.720 Model 3 a settimana: in totale sono 9.766 le Model 3 prodotte fino a questo momento; i piani, come sappiamo, prevedono di arrivare a 5.000 esemplari a settimana (valore che dovrebbe portare ad un flusso di cassa positivo) entro la fine di giugno, mentre l'obiettivo ultimo a pieno regime è 10.000 unità settimanali.
Da gennaio a marzo, Tesla ha consegnato 29.997 vetture, di cui 21.815 Model S e Model X e 8.182 Model 3. Questo ultimo dato rende il modello l'auto elettrica più venduta negli Stati Uniti nel primo trimestre.
Model Y: il SUV compatto arriva nel 2020
Il bello arriverà nel 2020. In quell'anno (e non nel 2019, come precedentemente riportato da Reuters), l'imprenditore ha confermato l'avvio della produzione del SUV compatto Model Y, un modello che porterà con sé, secondo quanto dichiarato da Musk, "una rivoluzione nella produzione". Questo grazie ai continui miglioramenti nell'automazione dei processi.
A questo proposito, è bene ricordare che già Tesla Model 3 si caratterizza per una linea produttiva altamente innovativa rispetto a quella delle auto elettriche tradizionali: l'alto livello di automazione è possibile grazie ad una riduzione significativa della complessità di tutto il prodotto. L'assemblaggio di una Model 3 richiede meno di 50 step, il 70% in meno rispetto ad una linea tradizionale, mentre l'impianto elettrico pesa la metà rispetto alla media dei veicoli in circolazione. E poi c'è la batteria, dotata di celle con la più alta densità di tutte le auto elettriche oggi in commercio, ma nonostante questo la vettura pesa come un'auto a benzina di pari categoria.
Attualmente sono oltre 450.000 i clienti in attesa di una Tesla Model 3 (quasi 50.000 hanno rinunciato a causa dei lunghi tempi d'attesa). Entro la fine del terzo trimestre, Tesla si aspetta di consegnarne almeno 100.000. Una volta raggiunto il target settimanale di 5.000 veicoli prodotti, Tesla avvierà la produzione delle varianti con batteria short range e doppio motore.