Virgin Hyperloop One, l'arresto di un membro del CdA rallenterà il progetto?
Ziyavudin Magomedov, tycoon russo e membro del consiglio di amministrazione dell'azienda, è stato arrestato per frode e appropriazione indebita.
Virgin Hyperloop One rischia di subire una battuta d’arresto per motivi che esulano dagli aspetti tecnici e legali del progetto. Proprio nel periodo in cui l’azienda sta conducendo studi di fattibilità per la realizzazione di una linea ultra-veloce in Arabia Saudita, arriva la notizia dell’arresto di uno dei direttori del consiglio di amministrazione e della rimozione dalle loro cariche di altri tre dirigenti (Jim Messina, Jim Rosenthal e Peter Diamandis).
Ad essere stato arrestato è il russo Ziyavudin Magomedov, magnate ultra-miliardario accusato di frode e appropriazione indebita.
Il piccolo terremoto interno potrebbe causare un rallentamento delle attività, nonché un calo nella fiducia da parte degli investitori. Tuttavia, Secondo quanto riportato da Bloomberg e da altri organi d’informazione locali sembra che le questioni giudiziarie che hanno coinvolto nel weekend il tycoon russo non riguardino direttamente Hyperloop, che in questo caso potrebbe diventare “parte lesa” a causa delle azioni illegali condotte da uno dei suoi principali finanziatori che rischiano di mettere sotto cattiva luce l'azienda stessa.
La storia di Hyperloop One è caratterizzata da diversi “scandali”: oltre a questo, infatti, vanno ricordate le accuse fatte al co-fondatore Shervin Pishevar per motivi che esulano dal core-business dell’azienda (prima dell’avvento di Branson era co-CEO assieme – guarda caso – a Magomedov).
Hyperloop One ha tagliato alcuni mesi fa il traguardo dei 387 chilometri orari di velocità, raggiunti in fase di test nel deserto vicino a Las Vegas. L’azienda ha visto l’ingresso di Richard Branson tra i finanziatori (ora ne è anche Presidente non esecutivo), operazione che ha portato al cambio di nome del sistema di trasporto in Virgin Hyperloop One.