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Scuderia Cameron Glickenhaus SCG004S col V6 della Nissan GT-R

La supercar SCG004S della Scuderia Cameron Glickenhaus sprigionerà 700 CV grazie al 3.8 biturbo V6 della Nissan GT-R.

Scuderia Cameron Glickenhaus SCG004S col V6 della Nissan GT-R
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 19 mar 2018

Annunciata inizialmente con un motore V8 biturbo dalla cilindrata di 5.0 litri, nei giorni scorsi la Scuderia Cameron Glickenhaus SCG004S è tornata al centro del dibattito per quanto concerne il propulsore. Presentata nel novembre 2017, la nuova supercar del miliardario statunitense James Glickenhaus (già noto per la one-off Ferrari P4/5 e SCG003 affiancate dalle rispettive versioni da corsa P4/5 Competizione e SCG003C) sarà spinta dal 3.8 biturbo V6 della Nissan GT-R.

L'unità propulsiva sarà in grado di erogare 700 CV (50 in più del 5.0) nella variante entry-level, mentre per maggior potenza sarà necessario ricorrere ad un pacchetto ad alte prestazioni. Il V6, che sarà abbinato al cambio manuale a 6 rapporti (e ad un automatico con palette al volante come optional), non stravolgerà il layout della vettura, sempre a tre posti con seduta centrale per il guidatore in stile McLaren F1. Il peso della SCG004S, grazie al telaio in fibra di carbonio, ammonta a 1.179 kg. In un'intervista rilasciata ad Autocar, Glickenhaus afferma che il motore Nissan risulta essere più leggero e a prova di proiettile.

La produzione della supercar, che in precedenza ha avuto luogo in Italia presso la Manifattura Automobili Torino, ora avverrà negli Stati Uniti grazie al permesso ottenuto dal governo. L'azienda potrà infatti realizzare fino ad un massimo di 325 esemplari all'anno, con i primi 25 che si chiameranno Founders Edition la cui commercializzazione è prevista entro la fine dell'anno.

Glickenhaus ha inoltre affermato di essere al lavoro sulla versioni da corsa GTE e GT3 da affiancare alla SCG003C, vincitrice lo scorso anno alla 24 Ore del Nurburgring nella classe sperimentale SPX (19esima assoluta), gara in cui si è aggiudicata anche la pole position. Rimanendo sul fronte Inferno Verde, nell'edizione 2019 debutterà sia il modello da corsa che stradale, quest'ultimo con accorgimenti per la pista, entrambi spinti dall'unità Nissan.

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