BMW M: le sportive ibride del futuro
Ormai è inevitabile: la tecnologia termica si scontra sempre di più con i limiti sulle emissioni e, sebbene l'UE abbia raddoppiato a sorpresa il massimale dei NOx (+110%), prima o poi la soluzione per crescere con la potenza rientrando nei limiti sarà

Ormai è inevitabile: la tecnologia termica si scontra sempre di più con i limiti sulle emissioni e, sebbene l’UE abbia raddoppiato a sorpresa il massimale dei NOx (+110%), prima o poi la soluzione per crescere con la potenza rientrando nei limiti sarà quella dell’ibridazione. Dopo Maserati, tocca a BMW M confermare che la direzione futura è quella delle sportive ibride: in questo caso il motore elettrico servirà sia per ridurre l’inquinamento, sia per migliorare le prestazioni dell’auto.
Dirk Hacker della divisione M di BMW ha infatti anticipato in un’intervista la volontà di guardare al mondo dell’elettrico come una possibilità di incremento delle prestazioni, sebbene si tratti di un terreno ancora tutto da sondare. Uno dei problemi delle ibride, infatti, è il peso aggiunto da motore elettrico e pacco batterie. In questo caso andranno valutati pro e contro dato che la richiesta dei clienti non è quella di una sportiva che consumi meno ma di una sportiva più veloce.
Le eventuali BMW M ibride, quindi, dovranno guardare alle prestazioni: non basta aumentare la potenza per bilanciare un peso accresciuto poiché, secondo Hacker, bisogna trovare il giusto compromesso per mantenere l’auto leggera e bilanciarne le prestazioni, il tutto a vantaggio della dinamica di guida.
Infine Dirk rilascia un’ultima dichiarazione riguardo alle ipotetiche M ibride, anticipando che non sarà possibile viaggiare in modalità elettrica a zero emissioni dato che l’intero impianto sarà pensato, ancora una volta, a beneficio della potenza: “ai nostri clienti non interessa guidare senza il termico, piuttosto vogliono sapere come questi cambiamenti [ovvero l’ibridazione] aiuteranno nelle prestazioni“.