Tutti i prezzi sono validi al momento della pubblicazione. Se fai click o acquisti qualcosa, potremmo ricevere un compenso.

Euro 6D vs TEMP, differenze RDE, WLTP, emissioni NOx e CO2: cosa cambia | Guida

04 Maggio 2019 382

Rimani aggiornato quotidianamente sui video, approfondimenti e recensioni di HDblog. Iscriviti ora al canale Youtube, basta un Click!

Euro 6d è figlio dell'Euro 6, lo standard omologativo più confusionario di tutti. Non solo ha portato per la prima volta tutta una serie di step intermedi, dall'Euro 6a all'Euro 6d TEMP, ma si è evoluto in un contesto in cui è scoppiato lo scandalo del dieselgate e questo ha costretto le istituzioni a metterci una pezza, cambiando i test con cui vengono misurate emissioni di CO2, emissioni di NOx (ossidi di azoto) e di particolato.

Il vecchio ciclo di prove in laboratorio, NEDC, ha lasciato il posto al WLTP ma è nato anche RDE, la risposta al tentativo di alcuni produttori di barare durante gli esami. Alle porte di un ulteriore passaggio, che porterà l'entrata in vigore di Euro 6D Temp per tutti i veicoli immatricolati a settembre 2019, vediamo di fare chiarezza su quello che ci aspetta con le tappe di gennaio 2020 e gennaio 2021 e perché, già oggi, parlare di RDE fase 2 inizia ad essere importante.

EURO 6D TEMP VS EURO 6D: LE DATE

C'è chi lo chiama solo Euro 6D, chi specifica per chiarezza che si tratta di Euro 6D Final: l'ultimo passo dell'attuale evoluzione normativa entrerà in vigore da gennaio 2020, data importante all'inizio solo per i produttori: tutte le auto di nuova omologazione dovranno sottostare ai limiti imposti dall'Euro 6D (non "temporaneo").

Gli effetti pratici si noteranno solamente un anno dopo: nel gennaio del 2021, tutte le auto di nuova immatricolazione dovranno essere Euro 6D.

50 SFUMATURE DI RDE

Qui entra in gioco RDE, più precisamente RDE fase 1 (o RDE1) e RDE fase 2 (RDE2). Sappiamo già che il test Read Driving Emission non è un sostituto ma si affianca nella procedura WLTP al ciclo in laboratorio.

La nascita di questa confusione è stata conseguenza diretta del dieselgate e dei nuovi metodi di test ma, fondamentalmente, il motivo principale è che gli standard di emissioni massime di NOx fissati tempo fa si sono rivelati impossibili da raggiungere per i produttori.

Da li si è trattato solo di un ciclo di azione e reazione: i produttori non riuscivano a stare entro i limiti, alcuni hanno iniziato a barare per superare i test in laboratorio approfittando anche di zone grigie [se io baro e il tuo test non se ne accorge la colpa è tutta mia?], le istituzioni ci hanno messo una pezza, sono nati i test su strada ma, a quel punto e cambiando la legge sull'omologazione, è arrivata la "scusa" perfetta da parte del mondo auto per chiedere il giusto tempo affinché ci si potesse adattare.

La cosa divertente è che il limite di emissioni di NOx era già in origine di 80 mg/km nelle prime fasi di Euro 6...

RDE FASE 1 E FASE 2

Inutile piangere sulle emissioni versate, meglio concentrarci sul presente e sul futuro. Forti dei nuovi test nel mondo reale, e speranzosi nella validità tecnica degli stessi, proiettiamoci sui prossimi passaggi.

Per fornire ai produttori il tempo di adeguarsi, il limite di 80 mg/km per gli ossidi di azoto (NOx) verrà raggiunto in due fasi intermedie.

Euro 6D TEMP utilizza i limiti di RDE fase 1 che applica un fattore di conformità di 2.1: nel mondo reale significa che l'auto deve emettere massimo 168 milligrammi al chilometro, dato misurato dai PEMS (i dispositivi per i test portatili) considerando tolleranze e errori del caso.

Con il passaggio a Euro 6D Final, noto anche come Euro 6D emobastaveramenteperò, il fattore di conformità scende, lo scarto si abbassa al 50% e i PEMS - nella reale realtà, quella vera davvero vera che più vera non si può (forse) - accetteranno auto che non superano i 120 mg di NOx al chilometro.

per i motori a benzina il limite relativo alle emissioni di NOx è di 60 mg/km (da moltiplicare per il fattore di conformità)

NON CONFONDETE LE EMISSIONI

De Gregori cantava tempo fa: "le emissioni sono tante...milioni di milioni". Chiaro che esagerava ma, abituati a sentire il termine emissioni senza spesso specificare, i meno esperti potrebbero essere portati a far confusione.

Possiamo anche accontentarci di indicare con emissioni tutto ciò che esce da uno scarico ma, per le normative e per tasse, aree a traffico limitato e blocchi della circolazione, è importante capire di cosa stiamo parlando. Fino a ieri il discorso dei media generalisti e della politica è sempre stato relativo alle emissioni di CO2, l'anidride carbonica che è, per inciso, direttamente proporzionale ai consumi (nota la prima saprete i secondi, e viceversa).

Domani (e già oggi) il discorso si sposterà anche su NOx (ossidi di azoto) e particolato, con il particolato che può essere ulteriormente dettagliato parlando delle dimensioni delle particelle (PM10, PM2.5).

Delle differenze ne ho già parlato nello speciale Euro 6D TEMP, oggi voglio affrontare il discorso all'atto pratico...

SALVARE IL PIANETA O LA CHEERLEADER?

Per quanto parlare di politica non sia il mio sport preferito, il tema costringe a chiamare in causa questo mondo vasto e sconfinato. La crescente attenzione del pubblico per le tematiche ambientali ha infatti dei risvolti pratici e chi sta al potere, sempre costretto a cercare consensi da una parte o dall'altra, deve fare delle scelte.

Nello specifico ci troviamo in una situazione difficile, in cui bisogna mediare tra la salute del pianeta e la salute delle persone. Generalizzando: più CO2 emettiamo, più il mondo ne risente mentre i NOx e il particolato risultano più dannosi per l'essere umano (che a sua volta è dannoso per il pianeta se ascoltiamo personaggi come Ultron o Thanos).

Fatta eccezione per alcuni stati, incluso un piccolissimo Paese chiamato Stati Uniti, la politica globale concorda nel voler ridurre le emissioni di CO2 perché, come più volte ribadito dalla scienza, il pianeta non riuscirà a reggere questi ritmi ancora per molto. Questo il motivo per il quale si cerca di ridurre questo tipo di emissione, spesso sbagliando a tartassare solo il mondo auto...ma sappiamo benissimo che è quello più semplice su cui influire direttamente.

L'attenzione ai NOx, però, sta portando le amministrazioni a limitare gli accessi alle città e dimensionare le tasse anche prendendo in considerazione questo parametro.


Per farla breve, i diesel hanno sempre emesso meno CO2 dei benzina, peccato che i più vecchi fossero particolarmente generosi in termini di NOx, almeno fino ad oggi. Grazie a tecnologie come l'ADBlue, i NOx emessi dai motori diesel vanno quasi ad azzerarsi perché il sistema li scompone emettendo azoto e vapore acqueo al prezzo di un incremento della complessità tecnologica e dell'aumento dei costi di mantenimento (la soluzione di urea permette circa 1000 chilometri con un litro).

Fatte queste premesse, ecco che rientra in gioco la politica: le istituzioni dovranno dimostrare di essere in grado di capire quali auto possono affrontare gli affollati centri urbani e quali no, ne è un esempio l'Inghilterra che è riuscita a prendere in considerazione entrambi i livelli (CO2 e NOx): si paga una tassa basata sulle emissioni di CO2 ma, all'interno delle tabelle, c'è un'ulteriore distinzione tra diesel considerati dall'UK puliti (RDE2) e tutti gli altri.

Esempio pratico: un diesel RDE2 (o un benzina) che emette tra 76 e 90 grammi di CO2 paga 110£, cifra che sale a 130£ se si tratta di un "pre-RDE2".

Lungi da me esprimere un giudizio di merito ma si tratta comunque di un esempio di come la politica stia iniziando ad inserire i NOx nell'equazione. Questo apre ad ulteriori scenari, in cui l'accesso alle città potrebbe essere basato proprio su questo parametro che inizia ad essere importante e va conosciuto.

Postilla politica finale: il nuovo ciclo WLTP è più realistico e, gioco forza, i consumi medi (quindi la CO2) si alzeranno: considerando che questo dato è spesso utilizzato per calcolare le tasse, si spera che le istituzioni mettano mano alle tabelle, altrimenti assisteremo all'ennesimo aumento sulle spalle dei cittadini.

VIDEO


382

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
rsMkII

A livello tecnico è possibile eccome, tant'è che ci sono già (pochi) distributori. Se mi dici che è molto complesso, concordo, ma non che sia tecnicamente impossibile.

Scoiattolazzo

Non è così...il passaggio a 4.5 kw ha un costo di attivazione di 120 euro e circa 60 euro in più l'anno

Loredana

Bellissime discussioni...davvero, ma sinceramente con pareri contrastanti non ci ho capito niente.
Ora, io ho un diesel euro 4 e la devo cambiare per forza, cosa compro per sta tranquilla almeno 10 anni?
Diesel? Benzina? Gpl? Elettrica? Metano?
Grazie

suoko

Una Dacia K-ZE e fine dei problemi

Ruppolo

3 kw di potenza sono più che sufficienti per caricare di notte 30 kw e ci fai centinaia di km. Al giorno quanti km fai? Mettere 4.5 kw non ha costi aggiuntivi al kwh,siamo.semrpe attorno ai 19/20 per kwh post tasse.

Ruppolo

Io non la cambio e aspetto la tesla model 3 più economica o una tedesca elettrica. Non bad a comprare un diesel adesso.

Mary M

Una DACIA 1100 <3

BlackLagoon

si è un meme. Bruciando il Pm10 non si ottengono 4 Pm2.5. Il filtro non blocca i pm2.5 e quelli emessi di fatto sono gli stessi con o senza filtro. Semplicemente col filtro, vengono bloccati i pm10 che, bruciando durante le rigenerazioni, si trasformano in CO2.

77fabio

Si certo, aggiungi anche la conclusione di tutte le guerre prevista per domani e un bel diventiamo tutti più buoni così la filiera del paese delle meraviglie e delle assurdità è completa.

Aristarco

tu hai cercato di spiegare che il costo maggiore di un auto con motore diesel non è giustificato perchè le differenze tra le due motorizzazioni sono minime, e che quindi il costo di ricerca e sviluppo viene ammortizzato e la differenza non è giustificabile se non per politiche commerciali delle case automobilistiche, poi sei andato OT e hai riempito i post di parole inutili.
Questo tuo pensiero è errato, in quanto le differenze ci sono e sono ben tangibili, in ogni più piccolo componente, che sia costruito direttamente da chi costruisce l'auto, o da un contoterzista, la ricerca e lo sviluppo sui motori diesel negli ultimi 25 anni è stata enorme, di conseguenza anche i costi che ovviamente si sono ribaltati (salvo specifiche promozioni) sui clienti, adesso hai capito?

lucusta

:)
semantica che sbagli a parte (come punteggiatura e quindi senso della frase), la questione è che non hai capito una sola parola del discorso iniziale, che verteva su tutt'altra questione.
sei tu che semplicemente sei andato OT interpretando malamente quello che leggi e continui a interpretare male anche il resto.

quindi se per gentilezza ti è stato eplicato in modo esteso anche il senso di quella frase, ora vuoi anche la scappatoia?

fai un po' come vuoi.

Aristarco

no, si chiama componente, non è un accessorio in quanto ora i condizionatori sono di serie e non a richiesta in pratica sulla totalità degli autoveicoli, cmq a parte la semantica continui ad essere OT, ammetti di aver detto una castroneria sui motori diesel e la chiudiamo qui...

lucusta

tutto quello che non è inerente al funzionamento del motore è un'accessorio...

Aristarco

odd1o ancora, tu li hai chiamati accessori non io, sono componenti che vengono commissionati ai fornitori su specifiche della casa automobilistica, è ovvio che chi progetta l'auto non si produce tutto in casa, ma la maggior parte dei componenti li da a dei terzisti, ma di cosa stai parlando? sei di nuovo ot

Aristarco

stai continuando a girare la frittata, mi sa che in ambito automotive fai il venditore..

lucusta

tu contesti una cosa che hai mal interpretato in un discorso che era incentrato su ben altri punti.
te ne sei uscito a picche quando in tavola c'erano bastoni e devi ringraziare anche di aver ricevuto risposta.

lucusta

ed in 6 anni non hai capito che erano di fornitori terzi?
cioè tu credi realmente che VW, Fiat o Ford progettano i compressori dell'aria condizionata e poi li costruiscono da soli e non commissionano a valevoli aziende terze come componentistica OEM?
probabilmente lo facevano proprio negli anni '70, costretti dal fatto che non esistevano appunto alternative, ma oggi 3/4 della componentistica ed accessoristica è fatta semplicemente fuori (su specifiche tecniche del commisionante) e viene semplicemente assemblata.

ma sei informato che molte volte ormai non fanno nemmeno più i cambi in casa ma si affidano a industrie specializzate?
ormai anche i monoblocchi sono di provenienza esterna, con competenze esterne (chiedi ad AUDI se ne sa qualcosa della lega di alluminio e FRM che usa su alcuni suoi motori).

continua nel terziario che il secondario in serie è tutt'altra cosa (e magari continua per altri 20 anni, che forse riesci a comprendere il funzionamento anche di quel settore).

Aristarco

sei andato OT; io contesto solo la tua frase che da un benzina ad un diesel cambia solo qualche kg di ghisa e l'iniezione, tutto il resto è fuffa

lucusta

forse non hai capito che quando progetti un motore non lo usi solo per un veicolo, ma per una decina di milioni di veicoli con diversi modelli in un arco temporale di diversi anni, se non decenni.
il problema del costo e della ricerca è propriamente rendere economica l'impresa del progetto.
ovvio che oggi sono progettati diversamente, ma questo non implica che i costi siano rapportati sia alla difficoltà tecnica che all'essenza del motore in se.
possono farti anche un motore benzina da 1000cc a costi ben più alti di quello di un 3 litri diesel triturbo, basta che il primo sia fatto esclusivamente per una serie limitata ad un modello e nel tempo.
risultano saltati tutti i presupposti di economia di scala.

ti faccio un esempio molto semplice: il boxer alfaromeo.
credi che quel motore fosse più costoso degli altri per quale motivo? per il fatto che aveva due bancate a 180° o perchè era un motore che potevi spenderti esclusivamente su ben pochi modelli?
vuoi metterlo a confronto con il 1301 fiat, usato praticamente indistintamente sia per auto a benzina che diesel dalla fiat 128 fino a modelli di 4 o 5 anni fa?
se vai a contare quante unità boxer ha prodotto alfa romeo probabilmente non superi nemmeno il milione di esemplari; il 1301 Fiat viene ancora oggi montato su auto estere (modelli brasiliani) con alimentazione flexible fuel.
ma senza andare così lontano, vuoi metterlo a confronto con la famiglia modulare FIRE?

la cosa "indigeribile" per la consolidata industria è proprio quella di rimettere mano a progetti di anni prima per cambi delle normative; figurati se si parla proprio di cestinare il tutto in favore di un concetto di autotrazione totalmente diverso ed inconciliabile (ti rendi conto che non servono più nemmeno i cambi?).
ecco perchè c'è stata sempre ben poca attenzione sulle auto elettriche ed ecco perchè Tesla ha carte in tavola molto migliori degli altri: ha costi vivi elevati, ma non ha i costi da ammortizzare come hanno gli altri.

lucusta

in realtà sembra un imbroglio generalizzato....

lucusta

il senso del discorso è di dover ripensare l'assetto industriale, in toto.
mentre gran parte dell'auto non cambia e quindi rimane indifferente che tipo di motorizzazione usa, la parte motoristica viene stravolta e gran parte di quelle competenze diventano semplicemente superflue, mentre ne mancano altre.
apri il secchio e ci butti dentro ingegneri, tecnici e reparti di ricerca, brevetti e progetti.
apri il portafoglio e ricompri tecnici preparati, nuovi ingegneri e altri brevetti e poi li fai lavorare ai nuovi progetti.
riapri il portafoglio e ti compri un'altra industria che ti procura il mezzo per fare andare questi veicoli, ossia le batterie (perchè comprarle a parte quando produci milioni di veicoli all'anno non è la cosa migliore da fare).
d'altronde non lo sai che ogni singola casa automobilistica ha impianti d'estrazione e raffinazione del petrolio per fare il pieno alle proprie auto?

stai riconvertendo parte dell'industria e pesantemente.
son costi che o spalmi sul prodotto, rendendolo caro, o spalmi nel tempo, o entrambe le questioni.

ti possono continuare a cambiare disegno dell'auto anche ogni anno, tanto è solo lamiera pressata e conformata diversamente, ma la sostanza rimane pari a quella di oggi, ossia motori con progetti che si ricordano la mia infanzia (ed oltre), con l'unica differenza che ora li devi riproggettare tutti e con nuova competenza.
un motore elettrico è semplice per chi lo sa fare, non per chi non l'ha mai fatto (oltre la questione che devono essere proggettati per l'ambito automotive e non per far salire un'ascensore o far girare il cestello di una lavatrice).

Aristarco

ho venduto ricambi e impianti di aria condizionata per 6 anni in ambito automotive, il condizionatore non è un accessiorio di terze parti, non siamo negli anni '70, è un esempio per farti capire che i motori sono completamente diversi e non cambiano come hai scritto te per qualche kg di ghisa e per 4 iniettori, ma per tutte le principali componenti che devono essere riprogettate e questo comporta dei costi, se pensi il contrario sbagli, e se sei nel settore ancora peggio...

lucusta

parli di un accessorio di terze parti?
per il funzionamento del motore il compressore dell'aria condizionata è semplicemente indispensabile...

pensa che c'era un tempo che nemmeno la montavano di serie l'aria condizionata!

stiamo semplicemente parlando d'industrializzazione.
non dico che devi essere del ramo (come chi ti sta scrivendo), ma almeno avere un minimo di conoscenze sui processi industriali sarebbe il caso.

Aristarco

Per farti un esempio concreto pensa che due motori differenti sulla.stessa auto montano due compressori del.clima diversi con conseguente costo differente, nulla é uguale p intercambiabile se non piccoli particolari

Madfranck

Qual'e' il punto del tuo discorso? che cosa mi vuoi dire? perche' non capisco. Se alcune specializzazioni non servono e non vengono sostituite in quanto i motori a scoppio non servono piu' ed i motori elettrici sono decisamente piu' economici si ha un risparmio, non una maggior spesa.Quindi ti chiedo di nuovo qual'e' il senso del tuo discorso??

Aristarco

Generalizza da un caso isolato o quasi

Aristarco

Allora di diesel non ne sai nulla..

Aristarco

Tu semplicizzi troppo, pensi che per sviluppare i diesel odierni che raggiungono potenze da oltre 100cv litro, emissioni allo scarico quasi azzerate, basta cambiare due componenti da un benzina ed il gioco é fatto, purtroppo non é così, sono molto più costosi di un pari cilindrata benzina a partire dal sistema di iniezione fino al catalizzatore molto più costoso, ovvio che hanno anche loro bielle e pistoni ma questo non vuol dire che siano uguali, per risparmiare in passato potevano anche prendere il basamento di un motore benzina e poi cambiare il resto é farlo diesel, ma quelli moderni sono progetti a se stanti che si sono sviluppati in decenni di sviluppo e ricerca ed é questo che é costato una barca di soldi

lucusta

se non puoi mantenere un leasing triennale per un 14 tonnellate, semplicemente non ti serviva un 14 tonnellate...

lucusta

sì, si chiama imbroglio.

lucusta

vorrei sapere che ci fai con stampi per i basamenti dei monoblocchi quando poi non usi monoblocchi.
e vorrei sapere che ci fai con tecnici ultraspecializzati nello studio delle deformazioni dei monoblocchi sotto stress quando non li hai più...
li metti ad avvitare viti sulla catena di montaggio?
non è la manodopera il problema (non lo è mai stato, soprattutto in italia con la cassa integrazione!), ma le specializzazioni che diverranno semplicemente inutili e ne serviranno altre.

lucusta

ipotizzi male, Marco Ravello.
tra l'altro un tecnico parlerebbe di pressione e temperatura al punto di innesco, che è assai differente dal rapporto di compressione geometrico (anzi, non c'entra proprio nulla nel ciclo endotermico il RdC; si prendono i rendimenti volumetrici dati dalle fasi, dal regime e dal movimento della colonna d'aria... è qui è la differenza di chi parla senza nemmeno sapere di cosa si parla effettivamente... seriamente, la volete fare complicata o semplice?).
un motore, diesel o benzina, incide assai poco sul costo industriale di un veicolo.
la differenza tra il motore di un'utilitaria ed il motore di una berlina è notevole; il secondo costa 4 o 5 volte di più, ma è solo una frazione del costo di un veicolo e parliamo che il primo e difficile che superi i 2000 euro ed il secondo se arriva a 8000 e proprio tanto (costi industriali, non costi al pubblico; industriali)... non parliamo di motori costruiti a mano come quelli delle Ferrari, ma di prodotti industriali ad elevato numero di tiratura e a dirla tutta il motore di una grande berlina costa di più soprattutto perchè ha una tiratura molto più bassa rispetto a quello di un'utilitaria (motivo per cui negli anni si è sempre cercato di industralizzare a moduli, in modo da poter riutilizzare gli stessi identici pezzi).

su entrambi sfrutti le medesime ricerche; che sia un 1000 3 cilindri o un 4000cc 8 cilindri usi e sfrutti sempre le stesse ricerche di base, perchè sarebbe osceno che tu riesci a trovare un modo per fare meglio una cosa e l'applichi solo ad una linea di prodotti per sempre, senza scalarla su tutta la produzione.

lucusta

e che cosa ha di diverso, scusami?
l'accensione... non ha le candele che scoccano innescano la miscela?

ha un filtro aria?
ha un'albero motore, una camma e delle valvole?
ha un pistone e delle bielle, un volano e accessori vari?
quindi non è così differente da quanto pensi, tanto che molti motori diesel sono strettamente derivati dai benzina e viceversa.... molte linee di motori condividono il basamento, gli alesaggi e spesso anche bielle ed albero.

e parliamo poi di motori di oltre 30 anni fa... quelli di oggi hanno sì alcune differenze (solo la pompa ad alta pressione è un capolavoro d'ingegneria applicata, se mai ne hai avuta una in mano), ma non sono così marcate da poter incrementare il costo produttivo del doppio a pari concezione (se metti a confronto un benzina aspirato bivalvola con un turbodiese a 2000bar e triturbo con 4 volvole non hai compreso cosa intendo).

PUU

Guarda mi è bastata la macchina avuta in famiglia e girare tutti i giorni per le strade ...

Fabrizio

Gran bel video! In teoria a Milano con un Euro 6d temp si sta tranquilli fino al 2030

Aristarco

Dopo 3 anni se non ci sono guasti non fa nessun fumo nero, e basta con sti luoghi comuni, e da fine anni novanta che tutta la mia famiglia viaggi su auto diesel a parte un paio di casi é l'aumento di prestazioni e affidabilità nonché di fumosità allo scarico negli ultimi 20 anni ha fatto passi da gigante, prima di parlare fatevi trecento o quattrocentomila km su auto diesel almeno e poi potete cominciare a dire la vostra

Aristarco

Si, la cosa é molto semplice un motore diesel non differisce solo per un po di ghisa differente nella testata e per l'iniezione, che sia un motore odierno o di 30 anni fa, tu questo hai scritto, se poi adesso ti rimangi tutto, allora é un altro.discorso

lucusta

non ho scritto questo.
poossiamo disquisire su tutti i cicli endotermici che vuoi, dall'Otto al Diesel, dal Miller all'Atkinson passando per i motore rotativo Wankel, a reazione a getto a come ti pare, a 2, 4 o 6 tempi.
la meccanica motoristica è una delle materie che studio per passione da quando avevo 8 anni (e la studiavo sui libri di Dante Giacosa che giravano per casa, non "sulle riviste di automobilismo"); poi parli con un chimico... le trasformazioni cicliche sono cose basilari nella mia materia.

la possiamo quindi fare un pò più semplice, che dici?

Adriano
Leonardo Cozza

Apposto giro in bici

Leonardo Cozza

Cioè mo pure le macchine usa e getta? Scherziamo?
E se voglio tenerla 15 o o 20 di anni?

SuperDuo

Evviva la fiera del luogo comune...

Account Anniversario

2001, versione evo... LoL

luca bandini

beh l'anno l'ho beccato visto che è stata prodotta tra il 1997 e 2000

Account Anniversario

https://uploads.disquscdn.c...

Me la godo la mia punto rossa, tranquillo... LoL

luca bandini
PUU

Veramente te li fanno bruciare con le tasse. Io ho una vespa e vedo le spese li, che non sono certo l’acquisto... chi dice così contro le auto è gente ricca che i mezzi pubblici non li ha mai presi

SuperDuo

Sono scelte.
Io mi auguro che presto sia assolutamente antieconomico per chiunque viaggiare in auto. Ma anche lì potrai scegliere e sarai liberissimo di fare la scelta sbagliata e bruciarti uno o due stipendi l'anno per le spese dell'auto. Alla faccia del benessere.

Aristarco

in ogni caso non differiscono solo nella testata del motore e dall'iniezione, sono due motori di concezione differente, che poi alcune parti possano essere in comune mi può anche stare bene, ma non certo dire che il diesel è un evoluzione del benzina

ste

Fu cancellato, immagino che una banda di italioti me l'abbia segnalato

Auto

BMW X2: prova su strada, l'elettrica iX2 xDrive 30 vs M35i xDrive | Video

Auto

Volkswagen Passat 2024: primo contatto con la nuova generazione | Video

Auto

Peugeot e-3008 elettrica: fino a 700 km, il SUV alla prova su strada | Video

Auto

Xiaomi SU7 Max, la supercar elettrica in mostra al MWC di Barcellona | Video