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Dazi USA: Volkswagen blocca i prezzi fino a fine maggio per dare stabilità

Volkswagen congela i prezzi fino a fine maggio nonostante le tariffe: strategia difensiva contro la pressione doganale USA

Dazi USA: Volkswagen blocca i prezzi fino a fine maggio per dare stabilità
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 18 apr 2025

In un clima di crescente incertezza e pressione tariffaria, Volkswagen ha deciso di congelare i prezzi dei propri veicoli sul mercato statunitense almeno fino alla fine di maggio. Una mossa cauta ma strategica, annunciata mentre l’amministrazione Trump intensifica le politiche protezionistiche, colpendo duramente le importazioni automobilistiche, in particolare quelle provenienti dal Messico.

La casa automobilistica tedesca si trova a fare i conti con una nuova imposta doganale del 27,5% sui modelli prodotti fuori dagli Stati Uniti. A essere direttamente coinvolta è, per esempio, la Tiguan, SUV compatto tra i più venduti di Volkswagen, assemblato nello stabilimento di Puebla, in Messico. La tariffa comprende un 25% legato alle nuove politiche del presidente Trump e un ulteriore 2,5% già previsto dagli accordi USMCA (il patto commerciale tra Stati Uniti, Messico e Canada siglato nel primo mandato di Trump).

PER ORA NO…

Nei giorni scorsi si era diffusa la notizia che Volkswagen fosse pronta ad aggiungere il costo delle tariffe al “destination fee” (la tassa di destinazione) dei propri veicoli, suscitando preoccupazioni tra i concessionari e possibili clienti. Tuttavia, Kjell Gruner, presidente di Volkswagen Group of America, ha precisato che la comunicazione interna ai rivenditori è stata mal interpretata e che, per ora, non ci saranno rincari.

La situazione è estremamente fluida. Non possiamo prevedere quale sarà lo scenario tariffario nemmeno tra una settimana”, ha dichiarato Gruner in un’intervista a Bloomberg. “Proprio per questo vogliamo garantire stabilità a clienti e concessionari almeno fino a fine maggio”.

…POI SARAN DAZI PER TUTTI

Se le tariffe dovessero rimanere in vigore anche dopo quella scadenza, la casa madre tedesca potrebbe valutare una redistribuzione dei costi sull’intera filiera, coinvolgendo fornitori, rivenditori e consumatori finali. Un eventuale aumento dei listini, però, avverrebbe solo dopo un’attenta analisi della catena di fornitura e del comportamento dei concorrenti.

Volkswagen non è l’unico costruttore a muoversi con prudenza. Anche Hyundai ha annunciato il blocco dei prezzi fino al 2 giugno per i propri marchi, compreso Genesis. Ford e Stellantis, dal canto loro, offrono già sconti per i dipendenti estesi al pubblico, nel tentativo di mitigare l’impatto delle tensioni doganali senza stravolgere il mercato nel breve termine.

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