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Volkswagen dice addio al motore VR6: fine di un'era dopo oltre 30 anni

L'evoluzione del motore VR6: dai primi anni '90 al 2024

Volkswagen dice addio al motore VR6: fine di un'era dopo oltre 30 anni
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 20 dic 2024

Dopo oltre tre decenni, Volkswagen ha concluso la produzione del leggendario motore VR6. L'ultimo esemplare è stato assemblato il 12 dicembre 2024, come confermato dal portavoce Andreas G. Schleith su LinkedIn, segnando la fine di un’era per uno dei propulsori più distintivi del Gruppo. Presentato nel 1991 al Salone di Ginevra insieme alla Golf di terza generazione, il VR6 ha rappresentato una soluzione ingegneristica particolarmente apprezzata, producendo quasi 1,87 milioni di unità nel corso della sua lunga vita.

In Europa, il VR6 è stato gradualmente ritirato a metà degli anni 2010, ma ha continuato a essere disponibile in Nord America, dove ha trovato posto sotto il cofano dell'Atlas, l'ultimo veicolo a montare questo sei cilindri nel 2023. Compatto, potente e dal suono inconfondibile, il VR6 ha motorizzato una vasta gamma di veicoli Volkswagen, tra cui Corrado, Maggiolino, Passat, Touareg, Phaeton, Transporter, Eos, CC e Sharan. Non solo: il motore ha equipaggiato numerosi modelli del gruppo come Porsche Cayenne, Audi Q7, Audi TT, SEAT Leon e Skoda Superb, oltre a modelli esterni al Gruppo VW, come Ford Galaxy, Mercedes Vito e i camper Winnebago.

OBSOLETO MA PASSIONALE

Il VR6 si distingueva per il suo design ad angolo stretto, una configurazione che offriva le prestazioni di un sei cilindri mantenendo dimensioni compatte, adatte a vetture con trazione anteriore.

Questo lo ha reso un’opzione ideale per molteplici segmenti di mercato. Tuttavia, la crescente diffusione dei quattro cilindri in linea turbo, con prestazioni comparabili e maggiore efficienza, ne ha decretato il declino. Motori più leggeri e versatili hanno progressivamente reso obsoleta questa architettura.

Nel corso degli anni, Volkswagen ha anche sviluppato varianti derivate dal VR6. Oltre a servire come base per il prestigioso W12, questo motore ha dato vita al meno fortunato W8, montato sulla Passat dei primi anni 2000. Invece, il W16 nato dal medesimo progetto è arrivato a propulsione di vetture come la Bugatti Veyron e Chiron.

Un capitolo a parte è rappresentato dai progetti sperimentali, come la Golf di sesta generazione del 2009, mai arrivata in produzione ma equipaggiata con un VR6 turbo da 463 cavalli. 

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