Cerca

Crisi Volkswagen, il cancelliere Olaf Scholz attacca: chiudere le fabbriche è sbagliato

La tensione tra i sindacati e l'azienda continua a salire

Crisi Volkswagen, il cancelliere Olaf Scholz attacca: chiudere le fabbriche è sbagliato
Vai ai commenti 104
Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 9 dic 2024

Continua a salire la tensione tra i sindacati e la dirigenza di Volkswagen. I rappresentanti dei lavoratori hanno fatto sapere che la casa automobilistica ha l'ultima possibilità di trovare un compromesso. Oggi infatti si tiene nuovo round di negoziati tra sindacati e azienda, mentre i lavoratori tornano a bloccare la produzione in Germania.

Sulla crisi Volkswagen è intanto intervenuto duramente il cancelliere Olaf Scholz che ha puntato il dito contro la dirigenza della casa automobilistica, dicendosi contrario alla chiusura degli stabilimenti e ricordando all'azienda le sue responsabilità nei confronti dei dipendenti.

Decisioni specifiche saranno negoziate tra l'azienda e i rappresentanti dei lavoratori. La mia opinione è chiara: chiudere le fabbriche non sarebbe la strada giusta da seguire. Non sarebbe giusto perché le cattive decisioni nella gestione dell'azienda hanno contribuito a creare questa difficile situazione.

PRONTI AD UN’ESCALATION DEGLI SCIOPERI

Se oggi non sarà raggiunto un accordo, la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente visto che i sindacati hanno fatto sapere che gli scioperi potrebbero intensificarsi ed arrivare a proporzioni mai viste prima dalla casa automobilistica tedesca. La tensione sta salendo a livelli di "guardia" e non pare che si possa arrivare ad un accordo molto facilmente viste le posizioni dell'azienda e dei sindacati.

Gli scioperi hanno degli importanti costi per Volkswagen. Palando con Reuters, una fonte vicina all'azienda ha fatto sapere che gli scioperi della settimana scorsa sono "costati" poco meno di 40 mila euro al minuto.

Il sindacato IG Metall ha affermato che non si sono mai verificati veri e propri scioperi della durata di 24 ore o più, oltre ai cosiddetti "scioperi di avvertimento", che vengono segnalati in anticipo e hanno una durata limitata. Tuttavia, le cose potrebbero presto cambiare se l'azienda non dimostrerà di essere pronta a scendere a compromessi, avvicinandosi alle richieste dei sindacati.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento