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Volkswagen deve tagliare i costi. Si valutano chiusure e licenziamenti

Volkswagen deve ridurre i costi e per questo sta prendendo in considerazione la chiusura di uno dei suoi stabilimenti in Germania

Volkswagen deve tagliare i costi. Si valutano chiusure e licenziamenti
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 3 set 2024

Alcuni giorni fa, il quotidiano tedesco Handelsblatt aveva riportato l'indiscrezione che Volkswagen rischiava di non raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi che si era prefissata. Per questo, la casa automobilistica tedesca stava valutando possibili ulteriori tagli.

Il piano prevede di tagliare 10 miliardi di euro di costi entro il 2026. A quanto pare, stando alla stampa tedesca, ci sarebbe un disavanzo quantificato in 2-3 miliardi di euro per l'anno in corso. Difficoltà che sono state adesso confermate visto che Volkswagen ha fatto sapere di non poter più escludere la chiusura di impianti nel Paese. Si tratterebbe della prima volta, negli 87 anni di storia dell'azienda.

RIDUZIONE DEI COSTI

In particolare, si starebbe guardando a due impianti. Non sono stati forniti precisi dettagli ma in uno oggi si producono auto e nel secondo componenti. Secondo il consiglio di fabbrica della casa automobilistica, Volkswagen riterrebbe queste fabbriche "obsolete". Misure "estreme" ma Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen, ha affermato che la difficile situazione economica, i nuovi concorrenti in Europa e il calo di competitività dell'economia tedesca, hanno costretto la casa automobilistica a fare di più.

Si starebbe valutando anche una riduzione del personale. In tal senso, Volkswagen andrebbe a rompere il patto stipulato nel 1994 con i sindacati, per congelare i licenziamenti fino al 2029.

Questi interventi, se confermati, andranno ad esporre Volkswagen ad uno scontro con i sindacati tedeschi che si stanno già attivando. Per esempio, il sindacato IG Metall ha promesso una "feroce resistenza" ai piani dell'azienda.

Il consiglio di amministrazione ha presentato oggi un piano irresponsabile che scuote le fondamenta della Volkswagen e rappresenta una minaccia enorme per posti di lavoro e stabilimenti. Non tollereremo piani che l'azienda attua a spese della forza lavoro e che sconvolgono gravemente le regioni del nostro Paese.

Il marchio Volkswagen è il primo del Gruppo tedesco ad intraprendere un'azione di riduzione dei costi, nel tentativo di razionalizzare la spesa per sopravvivere alla transizione verso le auto elettriche che sta andando avanti più lentamente di quanto previsto.

Volkswagen impiega circa 650.000 lavoratori in tutto il mondo, di cui quasi 300.000 in Germania. Non rimane che attendere l'arrivo di maggiori dettagli per capire come procederà davvero l'azienda tedesca.

Comunque, in passato gli analisti avevano indicato gli stabilimenti di Osnabrück e Dresda come potenziali obiettivi di chiusura. Gli ultimi piani del Gruppo Volkswagen per ulteriori tagli seguono un annuncio di luglio in cui si affermava la possibilità che il sito di Bruxelles dove si produce l'Audi Q8 e-tron potesse essere chiuso.

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