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Batterie, il Gruppo Volkswagen congela una fabbrica dell'Est Europa. Pesa l'IRA di Biden

Il Gruppo tedesco sta aspettando una risposta dell'UE ai sussidi dell'amministrazione Biden

Batterie, il Gruppo Volkswagen congela una fabbrica dell'Est Europa. Pesa l'IRA di Biden
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 mar 2023

L'ambizioso piano di elettrificazione del Gruppo Volkswagen prevede anche la costruzione di 6 fabbriche per le batterie in Europa dove saranno realizzate le nuove "celle unificate" che saranno utilizzate da tutti i futuri modelli elettrici del Gruppo tedesco. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il Gruppo tedesco avrebbe "congelato" uno dei suoi progetti per la costruzione di un nuovo stabilimento nell'Europa orientale.

Il motivo? Secondo quanto riportato, la decisione sarebbe legata alla volontà di voler approfittare dei vantaggi dell'Inflation Reduction Act (IRA) americana che, come sappiamo, offre importanti agevolazioni per tutte le aziende automotive che intendono investire negli Stati Uniti. Il Gruppo tedesco, dunque, intenderebbe privilegiare la costruzione di un impianto in Nord America visto che potrebbe ricevere sussidi e prestiti per quasi 10 miliardi di dollari dall'Inflation Reduction Act e da altri programmi statunitensi nel corso del tempo.

La casa automobilistica sta aspettando una risposta dall'Europa all'Inflation Reduction Act prima di andare avanti con i suoi piani nel Vecchio Continente. Prima di una decisione definitiva, i vertici del Gruppo tedesco attendono quindi un segnale dall'Unione Europea.

Il Gruppo Volkswagen, comunque, ha fatto sapere che non è stata presa una decisione sull'ubicazione della fabbrica delle batterie negli Stati Uniti. Inoltre, ha confermato la volontà di andare a realizzare 6 stabilimenti per le batterie in Europa, sebbene siano necessarie le giuste condizioni. Ecco perché i tedeschi stanno aspettando la posizione dei vertici dell'Unione Europea.

Per il momento, delle 6 fabbriche per le celle delle batterie del Gruppo Volkswagen sono confermate quelle della Svezia in joint venture con Northvolt, di Salzgitter, in Germania e di Sagunto, vicino a Valencia, in Spagna. Per la fabbrica in Europa orientale erano in lizza Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Che l'Inflation Reduction Act possa ridurre gli investimenti nel settore delle batterie e non solo in Europa è, purtroppo, un dato di fatto. Di recente, il membro del consiglio di amministrazione di Volkswagen Thomas Schmall ha sottolineato che l'Europa rischia di perdere miliardi di investimenti viste le condizioni allettanti dell'Inflation Reduction Act americana.

Inoltre, proprio negli ultimi giorni, Transport & Environment ha lanciato l'allarme su questo tema, affermando in un nuovo studio come sia a rischio il 68% della capacità produttiva di batterie in Europa prevista per i prossimi anni proprio a causa delle agevolazioni messe in campo dal Governo americano. Per questo, si sollecitava un rapido intervento da parte dell'Unione Europea per arrivare a creare un fondo centrale accessibile a tutti gli Stati membri che dia priorità alla catena di valore della mobilità elettrica.

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