Boeing accusata di frode per 737 Max: pagherà 2,5 miliardi di dollari
La multa per ripagare i danni dovuti agli incidenti.
Boeing ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia USA: pagherà oltre 2,5 miliardi di dollari per risolvere un'accusa penale sulla "cospirazione" per frodare l'Aircraft Evaluation Group della Federal Aviation Administration (FAA AEG) in relazione alla valutazione sul 737 MAX.
"Affermazioni fuorvianti, mezze verità e omissioni comunicate dai dipendenti Boeing" al gruppo di valutazione della Federal Aviation Authority sono le accuse fatte dal Dipartimento di Giustizia alla società statunitense che pagherà questa cifra inclusiva di una sanzione penale di 243 milioni di dollari, di 500 milioni di dollari di risarcimento per gli eredi delle 346 vittime e 1,77 miliardi di dollari di risarcimento ai clienti delle compagnie aeree.
I problemi di Boeing con il suo 737 Max sono iniziati nell'ottobre 2018 quando il volo Lion Air 610 si è schiantato nel Mar di Giava uccidendo 189 persone. Il marzo successivo, il volo Ethiopian Airlines 302 si è schiantato dopo il decollo in Etiopia, uccidendo 157 persone. Entrambi gli incidenti hanno avuto la stessa causa: il MCAS (Maneuvering Characteristics Augmentation System).
Quando Boeing ha progettato il 737 Max ha aggiunto dei motori più grandi di quelli utilizzati sulle precedenti varianti del 737, cambiandone quindi le caratteristiche aerodinamiche. Invece di far certificare i piloti sul nuovo assetto, Boeing ha utilizzato un controllo di volo automatizzato per consentire al Max di imitare la manovrabilità dei precedenti 737.
Purtroppo, l'MCAS non era così sicuro come sosteneva Boeing e la funzione di sicurezza che avrebbe dovuto avvisare i piloti in merito a un potenziale errore dei dati rilevati dai sensori di allineamento era un extra opzionale, che né Lion Air né Ethiopian Airlines avevano acquistato.
A seguito di questi incidenti, le compagnie aeree di tutto il mondo hanno messo a terra i 737 Max. Boeing ha subito iniziato a lavorare su una correzione del software con notevoli ritardi che sono costati alla società circa 10 miliardi di dollari in prestiti. Il 737 Max è stato nuovamente autorizzato al volo dalla FAA nel novembre 2020 e dallo scorso dicembre sono ricominciati i primi voli commerciali.