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Aerei pieni anche in Italia, esultano le low-cost: nuove regole dal 15 giugno

Il governo italiano aggiorna le sue linee guida e permetterà dal 15 giugno di riempire gli aerei completamente, in deroga al distanziamento sociale.

Aerei pieni anche in Italia, esultano le low-cost: nuove regole dal 15 giugno
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Gabriele Arestivo
Gabriele Arestivo
Pubblicato il 12 giu 2020

Cade il pericolo più grande per le compagnie aeree che operano sul nostro territorio, ovvero il limite nella disposizione dei viaggiatori e il divieto di riempire i velivoli a partire dal prossimo lunedì 15 giugno. Secondo quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in uno degli allegati tecnici dell'ultimo e corposo Dpcm, il governo italiano segue così le indicazioni già diramate nelle scorse settimane dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea, l'Easa, permettendo alle compagnie aeree di riempire al massimo della capacità i loro velivoli. 

Condizione fondamentale affinché il settore possa tornare a respirare dopo mesi difficilissimi, una crisi quella del mondo dell'aviazione che forse non conosce precedenti. L'Italia era rimasta tra le poche ad aver mantenuto tale restrizione, ma una volta che il Vecchio Continente si sta allineando su politiche e termini comuni sarebbe assurdo remare contro, anche perché non ci dobbiamo scordare quanto sia importante il ruolo delle low-cost nel nostro paese. Alitalia sta per rinascere dalle sue ceneri, ancora una volta, ma non sarà certo in grado di raggiungere in poco tempo la capillarità garantita dai principali operatori del settore europeo come Ryanair ed Easyjet. 

A convincere forse il governo le rassicurazioni degli esperti del settore, si legge infatti nel documento che resta "l’obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (bus per trasporto passeggeri). Ma è consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro, a bordo degli aeromobili, nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria"

Condizioni tecniche soddisfatte da gran parte dei velivoli operanti sul nostro territorio, che siano degli Airbus, Boeing o Ebraer, come conferma il Corriere della Sera citando esperti del settore consultati sulla questione. Restano naturalmente tutte le accortezze previste anche in precedenza: il distanziamento sociale in aeroporto, nei gate e fasi di sbarco e imbarco disciplinate secondo le nuove disposizioni in era Covid-19. 

Perché si venga ammessi a bordo bisogna avere una temperatura corporea inferiore ai 37,5°C al momento del controllo, seppur l'Easa ha innalzato tale valore a 38°C. Dunque raccomandazione al momento ignorata. Nell'allegato pubblicato si fa riferimento anche all'utilizzo delle mascherine a bordo – naturalmente obbligatorie – e alla necessità di cambiarle dopo 4 ore consecutive in caso di modelli chirugici (meno efficienti). Non è chiaro al momento se dovranno essere le compagnie a fornirle o metterle a disposizione dei viaggiatori, che in ogni caso dovranno indossarne una appena messo piede in aerostazione e per tutto il viaggio. 

Non sempre gli aerei saranno pieni, purtroppo per le compagnie, resta quindi la necessità di distanziare i passeggeri quando possibile, si dovranno quindi "disciplinare individualmente le salite e le discese dall’aeromobile e la collocazione al posto assegnato al fine di evitare contatti stretti tra i passeggeri nella fase di movimentazione". Probabile che la "lotteria" dei posti avrà uno stop per questo periodo, penso alle low-cost che proprio sul posizionamento a bordo ha creato un piccolo business accessorio. 

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